Il secondo no, non staremo in corruzione per sempre, è laico e fonda su Ge.s.h.ub.
Se leggiamo –Così è fallita la lotta dei giudici contro la corruzione (la Repubblica, 2.04.17: 8)- ed io riesco a rispondere calmo a Cantone –il tuo pensiero debole ti fa ignorare l’esigenza improrogabile di chiedere alla politica un po’ di serietà e tanto rigore e ti fa allarmare a rovescio-; ed ancora: -Vuoi prender atto fino in fondo del fallimento dei giudici nella lotta alla corruzione e conservar orrore contro dittatori e autocrati come Putin, Erdogan, Trump?
Al premier che c’è, non si vede e promette pannicelli caldi, come “Meno tasse per la crescita”, Ecco i tagli al cuneo fiscale (la Repubblica, 2.04.17: 1) io contrappongo un’idea generale di riforma fiscale che cambi il trend ultra-sessantennale[2].
Al nuovo segretario del partito di maggioranza io chiedo una legge semplice sui partiti che dia ai giudici l’arma atomica che spezzi ogni connivenza corruttiva: non ci saranno nuove tangentopoli, caro Cantone, se tu smetti di blaterare e prendi atto del delitto politico, assente in tutto il nostro ordinamento.
Nasce dalla complicità politica che il giudice civile di Genova faticherà a sanzionare nei comportamenti di Grillo. L’articolo di Giuseppe Filetto, a pag.: 6 (la Repubblica, 2.04.17) Il giudice di Grillo “Vediamo se tra loro c’è o no democrazia” pone il tema correttamente. Politicamente io dico che non c’è democrazia e porto la prova del defenestrato segretario locale Carlo Dal Bo (mi perdoni l’esposizione del suo nome che faccio solo per dar la prova dirimente che mi esenta da lunghissime rassegne culminanti con Federico Pizzarotti sindaco di Parma, uscito dal M5S).
Al nuovo capo del Mdp, fuoriuscito dal pd, Speranza: che speranze avremo noi, cittadini, da liti col pd sul partito legale quando voi continuate su Italicum esteso al senato o riformato? Affrontate la legge sui partiti come questione sub-costituzionale, de art. 49 Cost.:
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Questione di rilievo prioritario e non meramente regolamentare!
I Padri costituenti furono profondamente anti-corporativi per rigetto dell’autoritarismo fascistico.
Noi, profondamente democratici, non abbiamo bisogno di una politica forte, ma di una legge che sanzioni il delitto politico, arma atomica contro la corruzione.
Il delitto politico è un’associazione libera e mafiosa, com’è accaduto clamorosamente a Roma con Carminati, associazione che cancella la libertà dell’associato.
Dunque, diamo ai giudici più potere. Diamo ai politici una violentissima regolata. E smettiamo questa tragedia democratica.
[1] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=12856%3Aamu-io-sono-detto-da-dio&Itemid=713
[2] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=15925:chiedo-la-riforma-fiscale-al-ministro-dell-economia-pier-carlo-padoan&Itemid=491
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