ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 03 Aprile 2017 00:00

Poesia a ritmo di jazz, Sergio Cammariere incanta l'Auditorium di Roma

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Roma - Declinare l'amore nelle varie tonalità del jazz e del pop, sulle ali di una poesia in musica che riesce sempre a toccare l'anima: missione compiuta, ancora una volta, per Sergio Cammariere, tornato a Roma ("città che mi ha fatto crescere come uomo e come cantante") in una tappa dell''Io Tour 2017' che ha visto l'artista calabrese esibirsi nelle ultime settimane in varie città d'Italia.

Dopo il concerto di ieri sera all'Auditorium Parco della Musica, il 22 maggio sarà la volta del teatro Puccini di Firenze.

A colpire, nella serata romana, sono fin dalle prime battute l'affinità e il feeling tra l'artista e il suo pubblico. Molto applauditi i brani più amati del repertorio di Cammariere e gli inediti tratti dal nuovo album “Io”, inciso per la Parco della Musica Records, l’etichetta discografica della Fondazione Musica per Roma e prodotto in collaborazione con JandoMusic.

Ad accompagnare con grande complicità l'artista e il suo pianoforte in questo viaggio intimo e coinvolgente, una band formata da Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria, Bruno Marcozzi alle percussioni e Fabrizio Bosso alla tromba. Un itinerario senza tempo lungo le strade della poesia che Cammariere ha voluto percorrere con il suo pubblico, rendendolo protagonista, come quando i presenti sono stati invitati ad intonare in coro "Tutto quello che un uomo" o ad avvicinarsi al palco per ballare insieme sulle note di "Malgrado poi" e rivolgere, al termine di due ore di concerto, un ultimo applauso 'ravvicinato' a questo artista profondo e mai banale.

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