"Vogliamo avere delle risposte alle nostre domande. Vogliamo rientrare in corsa, la richiesta che facciamo è che venga ripristinata la nostra lista. Alla fine ci sarà un candidato solo", ha detto Marika Cassimatis entrando in tribunale. "Anche Casaleggio - ha aggiunto Cassimatis - ieri in televisione ha ribattuto il valore giuridico del fidatevi di me detto da Beppe Grillo, noi invece riteniamo che non ce l'abbia e quindi vogliamo vedere le contestazioni".
I motivi principali del ricorso sono stati sintetizzati dal legale di Cassimatis, Lorenzo Borrè. "Carenza di poteri in capo a Grillo per escludere Cassimatis e la sua lista dalla competizione elettorale - ha sottolineato rispondendo ai cronisti all'ingresso in Tribunale - in quanto lo Statuto, e il Regolamento che lo integra, prevedono che le votazioni della rete siano vincolanti nei confronti del capo politico".
"Il secondo motivo - ha aggiunto - è l'infondatezza delle contestazioni mosse e l'inesistenza della figura del garante del movimento, che non è una figura statutaria". "In ultimo - ha concluso Borrè - rilevo che forse la stessa controparte non è così convinta dell'esclusione perché ieri ha pubblicato un provvedimento giustificando l'esclusione della lista Cassimatis con una nuova allegazione, per mancanza di corretto preavviso sulla votazione del 14 marzo, stessa doglianza che avevamo mosso con riferimento alla votazione successiva, quella del 17 marzo". (adnKronos)
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