ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 06 Maggio 2017 03:12

Ei fu cronaca italiana

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Ei fu. Ho ascoltato Ciriaco De Mita, stamami, da un video dove parlava di se stesso, di come vorrebbe venir ricordato, non clericale, perché aveva visto i preti andar a donne, liberale, perché era andato a veder Berlusconi, aveva visto che era un autocrate dove comandava lui ed usava le sei-otto zie suore per celebrar se stesso.

Non ha detto nulla di se come capo-corrente del fiume di corruzione, sorto attraverso il terremoto dell’Irpinia, che ha sommerso la repubblica italiano con un oceano di merda non ancora disseccato.

Comunque sia, De Mita fu un uomo politico democratico-cristiano, come dice, e credente, come attesta. Tu, Gesù, conosci il suo cuore ed il mio. Sai in che cosa io sono corrotto e sai del suo. Io non faccio confronti, perché non ho nessun elemento del suo cuore.

Però ho visto il fiume che ha suscitato.

Io ho partecipato al partito socialista finchè De Michelis-Sacconi l’hanno introdotto nel craxismo. Da quell’assemblea di sezione che si chiuse con una votazione 54-54 di sì-no a seguire i due reprobi, loro presenti, io non ho più politicato, come uomo che fa. Se non, con Paolo Peruch, nel periodo in cui Prodi marciava alla fondazione del partito democratico. E come soggetto culturale, se accettiamo di distinguere nel politico ‘chi fa’, e l’uomo di cultura ‘chi discute per fare’.

De Mita fu un uomo politico nazionale che parlava in demitese. È un sindaco, mi dicono.

Berlusconi fu l’impolitico reso politico da Forza Italia, con sua decisione di combattere perché non gli togliessero le televisioni [che si era costruito aggirando il monopolio Rai].

Lodevole l’origine della sua battaglia finita con l’espulsione dal Parlamento per elusione fiscale. Val la pena di sottolineare che l’elettorato italiano gli tributò il top di consensi al grido –no ad Air France di Alitalia!-. Adesso, il governo ha deciso l’amministrazione controllata di Alitalia ed un prestito di 600 milioni perché non vadano in fumo gli 8 miliardi che noi italiani abbiamo già messo in quella che era la nostra compagnia di volo di bandiera.

Ei fu…De Mita, Berlusconi –politici nazionali-, Alitalia –compagnia di bandiera

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