ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 07 Maggio 2017 00:00

Taranto – Cosimo De Quarto, dall’omonimo Bar al Comune, «mi candido per difendere il Borgo»

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Allo scrivente borgataro piace parlare, in queste elezioni, con quanti lo vorranno – e la testata è aperta a tutti – per conoscere cosa propongono quelli che nelle liste si candidano per il consiglio comunale come consiglieri.

 

L’altra volta inseguimmo i sindaci, ora cerchiamo di capire cosa vogliono i candidati al ruolo di consigliere comunale, che sono ora più di un migliaio di partecipanti come alla maratona di Boston. 

Mimmo De Quarto, come lo chiamo io, è una conoscenza che abbiamo fatto da tempo. Sapete che, nello spirito nostro, c’è il desiderio che questa circoscrizione Borgo. Città Vecchia, ritorni ad essere il cuore della città. Per questo salutiamo con favore ogni esercizio che s’apre qui, anche perché in una strada come Via Oberdan, con diversi isolati con saracinesche chiuse da tempo ci vuole qualcosa che si chiama coraggio per aprire un Bar, e, badate, non il solito, ma una piccola caffetteria sobria dove è piacevole fare due chiacchere. Quel microcosmo di società, tanto cara ai sociologi quando parlano di chiacchere da Bar, non impegnative, mai da prendere sul serio, ma che sono un frammento di vita urbana.  Dove pensate abbia scritto Joanne Rowling la saga di Harry Potter? Proprio in un bar londinese osservando i personaggi che entravano nel bar e descrivendoli come i personaggi del romanzo. Ma torniamo con i piedi per terra e facciamo qualche domanda al "nostro" candidato.

Abbiamo saputo della tua candidatura nella lista di "Iniziativa Democratica per la Puglia" diretta da Angelo Lorusso, che appoggia Stefania Baldassarri sindaco, perché questa scelta?

Ho voluto farlo perché da tempo, da questi quattro anni, da quando cioè da Talsano ho scelto di aprire qua in Via Oberdan un esercizio commerciale, ho visto che non si fa molto per il centro storico della città. Proprio sulla vostra testata ho letto del Comune di Parma che fa l’iniziativa “Nel piccolo c’è la giusta misura “. Un impegno del Comune per sostenere il piccolo commercio del centro storico. Proprio per proporre queste iniziative per la rivitalizzazione del centro storico penso di battermi nel consiglio comunale, ma anche non eletto, continuerò a ribadirlo, come ho sempre fatto.

Quale potrebbe essere l’impegno del Comune? In effetti ci fu solo un assessore, fra i 30 cambiati da Stefàno che fece qualche iniziativa come il borgo a colori (nel 2013) fatta e non più ripetuta come gli assolo di Paganini, a questo ti riferisci?

Esatto. Una continuità, io proporrei un assessorato che si occupi del commercio e della rivitalizzazione del Borgo. Per esempio che senso ha sponsorizzare la festa del cioccolato all’Ipercoop? Questo svuotare il Borgo in continuazione fa morire la città, perché se chiude il negozio di vicinato, la città si spegne.

Questo pensiero lo condividiamo in parte, difatti con piacere abbiamo visto il tuo impegno quest’ inverno con l’iniziativa delle pettole gratis per Santa Cecilia, ma c’è il problema dei parcheggi, la città si blocca, come si possono accogliere i turisti?

Il problema del turismo deve essere affrontato senza mettersi alla cattedra come fa qualcuno in campagna elettorale, attribuendosi il merito dell’arrivo delle navi crociere. Intanto occorre incentivare la creazione dei bed & breakfast e controllandone il rispetto dei requisiti e poi parcheggi da aumentare nel borgo. E soprattutto gratis la domenica se i negozi sono aperti.lorusso angelo

Ma credi che sia davvero facile in consiglio comunale far passare le proprie idee, non è più facile creare comitati di quartiere, associazioni di commercianti? Diversi anni fa nel borgo una libreria, quella di Einaudi con Marco Ludovico divenne sede del comitato per il Borgo, che ne pensi?

Credo che ci debba essere un sindaco che spinga sul cambiamento. Tutto dipende dal primo cittadino Ritengo che la Stefania Baldassarre, dal momento che si rivolge alla città e non ai partiti, sia affidabile e questo perché nella città ci siamo noi e se, come lei dice, si procede per tappe sulle cose da fare, qui troverà sempre i cittadini disponibili. Per esempio nel borgo mancano anche i cartelli che indichino il nome della strada e i turisti sono spaesati e ci chiedono in continuazione informazione.

Ma raccontaci un po’ di te, sei stato sempre barista?

No! Sono un ex operaio ILVA e sono stato in quell’azienda per 15 anni. Licenziato per banalissimi motivi creati dagli stessi colleghi con incarichi superiori e sono in causa con l’azienda per il reintegro. Sono a conoscenza di tutti i problemi dello stabilimento perché per diversi anni sono stato demolitore degli impianti dismessi e addetto al taglio rottami con la fiamma ossidrica.

E il Bar?

Da sempre ho avuto la passione del Bar perché mi piace stare a contatto con la gente, infatti da quando sono stato licenziato è diventato il mio lavoro primario in una zona del Borgo difficile e in parte degradata.

 

Bene terminiamo quest'intervista a questo giovane lavoratore che ha voglia di fare e gli auguriamo successo soprattutto nel lavoro perché quello elettorale non possiamo per deontologia che augurarlo a tutti. Pur non esaltando pienamente le sue idee tuttavia ci piace registrare la voglia di fare e non solo per sé ma anche per la città e ciò non guasta. Alla prossima o al prossimo. 

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