Lo ha dichiarato l'assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale di Regione Lombardia Francesca Brianza che, in terza Commissione, ha presentato il Programma operativo regionale in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, che ha ottenuto il via libera dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
DISEGNO AMPIO - "Questo intervento - ha precisato Brianza - si inserisce in un disegno molto ampio che riguarda l'assistenza alla persona e va ad implementare la rete di servizi ed il sostegno offerto da Regione Lombardia in risposta alle esigenze delle persone disabili". "Le risorse stanziate a livello nazionale (circa 30,8 milioni di euro per il triennio 2016/2018), se pur significative - ha spiegato - non sono sufficienti a rispondere al bisogno di soluzioni alternative alla famiglia di origine per tutti i disabili residenti in Lombardia".
PRIORITÀ - "In sintesi - ha proseguito Brianza - i dati evidenziano infatti come, a oggi, circa 15.000 disabili vivano in famiglia d'origine di cui, oltre 12.000, di età superiore ai 18 anni e sui quali in particolare si orientano le priorità per la fruizione dei servizi che il Programma Operativo metterà a disposizione". Per il 2016, gli oltre 15 milioni di euro previsti saranno destinati ad interventi infrastrutturali come l'eliminazione delle barriere architettoniche, la messa in opera di impianti e adattamenti domotici (2,5 milioni); sostegno canone locazione/spese condominiali (3,9 milioni) e ad interventi gestionali quali il sostegno a percorsi di accompagnamento verso l'autonomia (2,6 milioni); supporto alla domiciliarità (5,4 milioni); ricoveri di emergenza (circa 516.000 euro).
CAPIRE LE NECESSITÀ - "Lo studio effettuato sulla materia - continua Brianza - è stato anche l'occasione per fare un'attenta analisi del lavoro svolto fino ad ora e ci ha permesso di capire come arricchire, ripensare e riorientare le risorse regionali ed i servizi esistenti per cercare - ha concluso l'assessore - di avvicinarci sempre più a quelle che sono le reali necessità dei disabili e delle loro famiglie".
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