"Oggi, che finalmente le indicazioni della scienza tornano ad essere la traccia da seguire, supportate anche dai riconoscimenti su cui l'UE dimostra la sua apertura in ordine alla possibilità di reimpianto di specie tolleranti nelle zone infette, ritornare sulla strada di allarmi senza alcun supporto scientifico è colpa grave, su cui non ci si può più dimostrare tolleranti. La nostra bussola deve essere il racconto della scienza, la quale non ha mai avvalorato il rischio di contagio sul grano. Invece di creare allarmi - conclude Stefàno - sforziamoci a supportare la ricerca con risorse e strumenti idonei, affinché continui a lavorare e con ancora maggiore determinazione e coraggio".
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