Nel mezzo ci siamo noi con mille acciacchi, dovuti in parte alla vecchiaia, in parte ai primi veleni che in questa campagna elettorale spruzzano da qualche parte. La volta scorsa nel corsivo, si erano appena chiuse le liste al Comune, avevo parlato di 11 candidati sindaco, poi l’iperpresente Alfano è stato cancellato perché còcchie còcchie non ha accugghiùte i numeri per completare la lista.
Qualche amico mi aveva segnalati i lavori stradali nelle stradette del popoloso Borgo, quelle più strette, rimesse a nuovo un mese prima delle elezioni, esternando su Fb “ci fossero elezioni tutto l’anno!”.
Sul serio non mi aspettavo che qualcuno se ne vantasse. Invece leggo su Taranto Buona Sera, uno dei due, Castore e Polluce - assessori irremovibili dell’Alcade - (sono -capilista delle due liste di Brandimarte alle crociate) che al vice-sindaco, candidato del Pd, che si vanta dei lavori pubblici realizzati (da uscente assessore al ramo), gli dice in sostanza, che se il partito democratico attacca la giunta uscente di immobilismo, come fa lui a suonarsela da solo? Ma sembrano pupàzze di un presepe fuori stagione.
Mentre vedo la gioiosa macchina da guerra di quello che mùt’a mùte è centro-destra, senza loghi, frizzi e lazzi, passerà il comando da Stefàno a Stefania. In coda una corsa tra il Salvini in salsa jonica che spara sui migranti, qualcuno che tenta di parlare di problemi seri, e le stelle scese in campo, ma già il candidato deve spiegare che non ci sono franchi tiratori tra i grillini. Sic transit gloria mundi. Al prossimo corsivo buona domenica.
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