Ma, seriamente, sta scherzando col fuoco quando propone a Riad una Nato araba.

Lo afferma:

Hirsi Ali, autrice, somalo-olandese, di Eretica, cambiare l’Isam si può (Rizzoli) che

verrà letta da me se la libreria Il Punto me la procurerà.

Leggo l’articolo di Antonello Guerrera Hirsi Ali: “Trump smentisce le sue promesse”.

[…] Per Hirsi Ali, da sempre molto critica con l’Islam e co-autrice del contestatissimo film sulla violenza sulle donne Submission di Theo Van Gogh poi sgozzato ad Amsterdam da un jihadista, Trump sta giocando col fuoco.

“Trump ha sempre detto che alla base del terrorismo jihadista c’è una ideologia, quella dell’islam radicale, simile al fascismo e al comunismo. Sono d’accordo con lui. Ma mi sembra che Trump non si stia staccando molto dalle amministrazioni precedenti-.

-A cosa si riferisce?- chiede Guerrera.

-In primis, al ‘muslim ban’ di Trump contro l’immigrazione che non affronta il problema dell’Islam radicale, basti pensare che Riad è stata esclusa dalla lista nera. E soprattutto, mentre Trump vuole limitare l’espansione dell’estremismo islamico, l’alleata Arabia Saudita fa esattamente l’opposto: vuole espanderla sempre di più nel mondo tramite la Dawa (il proselitismo islamico, ndr). Basti vedere quello che accade in Africa (Somalia, Kenya, Malawi, Burundi), ma anche il Europa e Stati Uniti. Negli anni 80 in questi paesi l’influenza di Riad era molto limitata, oggi invece moltissimi musulmani vanno nelle scuole, associazioni e istituzioni islamiche promosse dall’Arabia Saudita, in cui incorporano la sua visione estremista dell’islam-.

Sospendo inorridito. Sono sempre stato consapevole del fatto che noi italiani abbiamo anticipato la diffusione della stupidità e dell’ignoranza col ventennio berlusconiano, che gli inglesi ci sono venuti dietro col Brexit e che gli Usa si sono fatti travolgere dall’oceano dell’ignoranza. Ma non avevo ancora capito che quell’oceano non poteva star stretto negli States.

Il primo viaggio all’estero di Trump vomita nel mondo l’orrore arabo!

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