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Sabato, 27 Maggio 2017 10:44

Taranto – Le priorità per la città comunicate a D’Onghia nell’incontro con Liviano

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Università e Politecnico di Bari insieme a Ufficio scolastico provinciale e Autorità di sistema portuale, attraverso i rispettivi rappresentanti, redigeranno una scheda tecnica che individui tre-quattro priorità da inviare come comunità al tavolo Cis “sapendo di avere nel sottosegretario D’Onghia un prezioso e forte alleato” e perché tutto il lavoro fatto fin qui per la legge Taranto “possa essere valorizzato”.

Gianni Liviano, consigliere regionale tarantino, riassume così quanto emerso venerdì pomeriggio dalla riunione, tenutasi in Prefettura,  a Taranto,  del tavolo tecnico al quale, oltre al sottosegretario alla Pubblica istruzione,  hanno partecipato l’assessore regionale al Diritto allo studio-Scuola-Università, Sebastiano Leo, il Magnifico Rettore dell’Università di Bari, Antonio Felice Uricchio,  il responsabile del Politecnico di Taranto, Gregorio Andria, la prof.ssa Laura Tafaro, responsabile del corso di studi di Scienze e gestione delle attività marine dell’Università di Bari, il segretario dell’Autorità di sistema portuale, dott. Di Blasio, la dott.ssa Fornaro in rappresentanza del commissario straordinario per le bonifiche, i dirigenti scolastici degli istituti Archimede,  Maria Pia, Liside e Righi. A portare il suo indirizzo di saluti è stato il prefetto Giovanni Cafagna che ha presenziato all’incontro.

Una task force, dunque, si occuperà di mettere nero su bianco progetti e finanziabilità degli stessi in ordine al potenziamento dell’offerta formativa “rispetto agli asset strategici ritenuti fondamentali nella legge speciale per Taranto”, ha aggiunto il consigliere Liviano, coordinatore del tavolo tecnico della legge e fautore dell’incontro di ieri in Prefettura, e per porre un argine al fenomeno che vede la fascia di età tra i 18 e 25 anni essere quella con un altissimo tasso di ragazzi che abbandonano Taranto per proseguire il proprio corso di studi in altre realtà universitarie”.

Serve dunque, ha sottolineato Liviano, una visione che “promuova e sostenga, con un approccio di governance multilivello, il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo della città e del territorio circostante, restituendo alla comunità, cittadini e operatori economici, - ha poi concluso il consigliere regionale tarantino - la dimensione del futuro, della salute, della sostenibilità ambientale, del valore culturale, dell’innovazione e dello sviluppo delle risorse e dei fattori competitivi locali”.

“L’impegno - ha evidenziato il sottosegretario D’Onghia - è quello di fare in modo che a Taranto si possano creare dei poli formativi importanti, giusti per il territorio, per fare in modo che i nostri ragazzi non solo si laureino ma possano rimanere qua perché trovano poi quelle attività produttive che permettono loro di lavorare subito. Per cui, parlare anche di nautica in una città come Taranto è un punto importante soprattutto in una regione come la Puglia che vuole investire sul turismo,  anche su quello nautico, e in presenza delle Autorità portuali che si stanno organizzando proprio per incentivare tutto questo, penso che sia importante che Taranto non resti fuori da questi processi “.

E proprio per quanto riguarda il discorso relativo alla filiera formativa della nautica,  il,sottosegretario D’Onghia ha assicurato il proprio interessamento perché si possa trovare un unico contenitore che ospiti l’indirizzo di Trasporti e Logistica, già  da tempo attivo nell’Istituto Archimede di Taranto, fino ad un Master di I livello sul Disegno nautico che il Politecnico di Bari è pronto a far partire nella nostra città oltre ai corsi universitari legati alla risorsa mare.

Occorre fare “scelte forti”, ha sottolineato l’assessore regionale Leo che ha aggiunto che “non è più tempo di Università generaliste” perché “siamo in concorrenza con le altre università italiane per cui la nostra forza deve essere quella di saper  fare sistema per questo è  importante “ricevere dal gruppo di lavoro le loro istanze e costruire il progetto di filiera che dia la possibilità di utilizzare risorse finanziarie che ci sono”.

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