Dopo le elezioni tedesche e fino al voto, l’Italia sarà l’osservata speciale dei mercati. L’eventuale anticipo del voto non genera l’incertezza, la riduce. Tuttavia non saranno i mercati a decidere che cosa faremo, ma il presidente della Repubblica”.
“Il mio obiettivo è sconfiggere Berlusconi, non allearmici. Poi- prosegue Renzi- è ovvio, dipende da quanti voti ciascuno prenderà. Non vedo Berlusconi da oltre due anni. Non avrei problemi a incontrare né lui, né altri leader. Ma al momento non è in agenda”. D’altronde, aggiunge il segretario dem, “se non ci sono i numeri, è ovvio che il Pd debba fare accordi con altri partiti”.
“Il presidente della Repubblica- prosegue ancora l’ex premier- ci ha chiesto di fare un accordo sulla legge elettorale e noi veniamo da una cultura istituzionale per cui gli appelli del presidente della Repubblica sono impegni vincolanti per i partiti“.
Renzi ha poi sottolineato che “il sistema tedesco non è la mia prima scelta, anzi, avrei voluto tutt’altra legge elettorale” ma “è un passo avanti per uscire dalla palude, il rischio di non avere una coalizione per governare è molto alto”.
Riguardo ai 5 stelle, “se scelgono il sistema tedesco- sottolinea Renzi- lo fanno perché sanno che conviene a loro. E che un’alternativa potrebbe penalizzarli. Dunque non mi fido che abbiano a cuore l’interesse generale: mi fido del fatto che faranno i loro interessi“
Infine, Renzi ha ribadito che “lo sbarramento deve essere al 5%: se deve essere modello tedesco, che tedesco sia anche lo sbarramento“. (adnKronos)
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