Il giornalista e gli operatori sono stati colpiti con violenza ed è stato necessario l’intervento della Polizia. «Recandosi in questi luoghi ci si rende perfettamente conto che ciò che sta accadendo in questo momento nel nostro paese, con riferimento alla questione stranieri, non ha nulla a che vedere né con la solidarietà civile, né con la carità cristiana» fa sapere Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
«Dover abbandonare le persone, far finta di volerle accogliere, perché vi sono visioni ideologiche o interessi che fanno sì che le persone facciano carriera o si arricchiscano sulla disgrazia della gente, non ha nulla a che vedere con il rispetto della dignità umana - e prosegue - Quello che sta succedendo è qualcosa di vergognoso ed è sotto gli occhi di tutti, in tutte le piazze. Il fenomeno non può essere affrontato in questa maniera e chi lo ha fatto finora è un irresponsabile».
La situazione ha raggiunto livelli insostenibili. Il comparto sicurezza è carente di 45.000 uomini, di cui 18.000 in Polizia di Stato. 3000 uomini sono impegnati per quanto riguarda l’emergenza stranieri in tutti i vari uffici e articolazioni periferiche, dalle attività di soccorso, agli uffici stranieri, all’attività investigativa per le attività criminose compiute.
«L’apparato della sicurezza è al collasso» dice ancora Tonelli.
In Sicilia, ad esempio, mancano 4000 uomini nell’esercito antimafia e ci sono intere province totalmente impegnate nell’emergenza stranieri.
«Questa è una situazione irresponsabile, mi auguro che questa aggressione e le altre perpetrate ai danni dei vari cronisti, non facciano arretrare il circuito mediatico ma, al contrario, impongano allo stesso, che ha la sua responsabilità, di mettere in luce questo fenomeno vergognoso, affinché tutti gli italiani possano prendere piena consapevolezza che una situazione che non può essere affrontata in questa maniera - e prosegue ancora - Non esiste cintura sanitaria, si entra in Italia con un esame medico sommario della durata di pochi secondi . Se fossero pubblicati i dati delle pandemie - ci sono delle impennate in tutta Italia - ci renderemmo conto della superficialità con cui viene gestita politicamente l’emergenza stranieri. I dati non vengono resi pubblici per non creare allarmismi, e questo è altrettanto irresponsabile. Abbiamo abbandonato il 40% del territorio perché abbiamo il 40% di pattuglie in meno tra le forze di Polizia e poi vogliamo anche inibire l’attività legittima di autodifesa dei cittadini».
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