ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 06 Giugno 2017 11:01

Taranto - Dal volontariato al Comune, ecco il sogno per la città di Alfredo Luigi Conti

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Allo scrivente piace parlare, in queste elezioni, con quanti lo vorranno – e la testata è aperta a tutti – per conoscere cosa propongono quelli che nelle liste si candidano per il consiglio comunale. 

 

L’altra volta inseguimmo i sindaci, ora cerchiamo di capire cosa vogliono i candidati al ruolo di consigliere comunale. Oggi intervistiamo Alfredo Luigi Conti, personaggio pubblico che conosciamo come attivista Movimento Voglia di Volare e abbiamo sempre visto impegnato con i suoi volontari, vedi foto, le nostre coste e il nostro mare. 

La campagna elettorale è oramai alla fine, appari un candidato anomalo visto che non ci sono manifesti in città e usi solo i social per mostrarti al grande pubblico.

Ritengo che ho fatto campagna elettorale in tutti questi anni con i FATTI per il Bene Comune, già in tempi non sospetti. Insomma, non voglio mischiarmi alla massa che si è presentata come candidati, probabilmente senza alcuni avere un bagaglio di esperienza socio politica. La Politica con la P maiuscola, è una cosa seria, ed io la interpreto seriamente.

Le formazioni che seguono la Baldassarri appaiono ad alcuni una sorta di calderone, per altri come il sottoscritto un interessante incubatore locale, tu che ne pensi, visto che anche due noti consiglieri di Cito stanno nella tua formazione Forza Taranto che poi sarebbe Forza Italia?

Credo che Taranto, oggi come oggi, abbia bisogno di un riferimento forte e serio. La Baldassari, lo è! Per chi come me che ha lavorato per quasi 40 anni in un Ente Istituzionale, riesce a comprendere la determinazione, la preparazione nel saper amministrare un Ente come quello del Comune di Taranto. Lei è della Società civile ed è distante da tutti i partiti, tantoché' ha voluto solo liste civile, perché questa è una vera missione per il bene di Taranto. Senza allacci particolari, senza pretese, ma solo uniti per fare una squadra seria di persone perbene e preparate. Senza vincoli, solo ed unico scopo, ridare un ruolo e dignità a Taranto. La Baldassari, è una tosta, sono certo che riuscirà a far risorgere Taranto.

In effetti questa testata ha registrato nel passato tue iniziative sul territorio, molto lette e sentite dai tarantini, ma a parer tuo qual è la priorità sulla quale occorre intervenire?

Innanzitutto, recuperare credibilità dello stesso Ente che deve interloquire in tutte le sedi governative, sia regionale che di governo nazionale, senza se e senza ma! Ridare a Taranto, la possibilità di rilanciarsi. Siamo in uno stato di stallo. Abbiamo grandissime possibilità con il porto, nel 2018, finiti i lavori totalmente, il porto di Taranto, volere o volare, dovrà essere la porta d'occidente per tutte le navi che arrivano dal secondo canale di Suez. Dobbiamo fortemente insistere che sia riconosciuto assieme a Trieste e Genova, come porto internazionale polifunzionale. Ci sono troppi interessi per far passare il nostro porto, in secondo d'ordine. Dobbiamo essere riconosciuti anche per lo smistamento delle merci e spedire da Taranto e non solo come passaggio dei container. Questi, devono essere categoricamente aperti e sconfezionati a Taranto e non a Bari che hanno già una struttura De Gennaro che con i soldi pubblici si sono impiantati l'interporto. È la spedizione che porta economia e non solo lo scarico e invio dei container. Ecco, noi dobbiamo mettere i puntini sulle i con determinazione. Abbiamo il più grande porto del Sud, 7, 5 km di area portuale. Ebbene, che sia sfruttata al massimo delle sue possibilità. Non solo industria, ma logistica merci, croceristica e industria. Tutte queste funzioni, le possiamo operare. Abbiamo dato in salute ai svariati governi, bene, questi ridiano qualcosa per darci il giusto riscatto sociale. L'altro aspetto è la riqualificazione delle coste di Taranto. Con tutto ciò che ha Taranto, potrebbe essere messa in condizioni serie, per fare del serio turismo di massa.

Un tuo parere sull'ultimo accordo per l'Ilva, torna la Marcegaglia nota in Italia per i licenziamenti nelle sue aziende, e qui proposta della cordata prevede a regime 10 mila unità a fronte delle attuali 14 mila e sull'ambiente copertura dei parchi, messa in sicurezza cokerie e acque, che ne pensi?

Credo che sia un grave errore mettersi nelle mani di costoro. Mi ricorda ciò che è successo nel 1995, con il passaggio tra Italsider e Ilva. Sappiamo bene come è andata a finire. Tutti i colossi industriali del mondo moderno si sono adeguati alla riqualificazione dei sistemi di produzione, solo l'Italia (Ilva) non l'ha fatto a discapito della comunità tarantina. Credo che sarebbe stato giusto mettere nelle migliori condizioni gli impianti che attualmente sono nocivi e continuano a produrre senza considerare la cittadinanza e i paesi limitrofi, condizionati dall'inquinamento. Gli attuali impianti sono obsoleti e non da oggi già dallo stesso passaggio tra Italsider e Ilva. Tutti silenti, dando più importanza al lavoro e non alla salute. Salute e lavoro, possono andare di pari passo ma con impianti di tipo Corea e Finex. Dove cambia il modulo di produzione e non inquinano come accade e continua ad accadere. Vogliono avere l'industria a Taranto? Bene, devono modernizzarsi a favore totale della Salute. Il mio modesto parere, dovevano affrontare già da anni, l'ammodernamento, come ha fatto l'Austria e non solo l'Austria. Tocca a noi, trovare il giusto rimedio per avere la migliore delle situazioni, partecipando!!! Non abbiamo l'anello al naso a Taranto.

Ultima domanda riguarda i rifiuti e le periferie. Spesso nei tuoi interventi con foto e video hai documentato lo stato del degrado, marciapiedi inesistenti, discariche, ecc. C’è chi propone la vendita dell’Amiu o meglio l’intervento in quota dei privati per svegliare la città e fare una corretta gestione dei rifiuti. E poi raccolta differenziata vera. Che ne pensi?

Ritengo che le municipalizzate, passino nelle mani dei privati. Ci sono tanti esempi in Italia. La differenziata è l'unico strumento per rendere il rifiuto una risorsa e non un problema. Bisogna educare la cittadinanza al rispetto delle minime regole civili che una comunità debba osservare. Farlo in maniera costante con l'informazione, partendo dalle scuole inferiori fino alle scuole superiore. Diffondere videosorveglianza nei punti strategici della città, specialmente nelle periferie, nelle zone più isolate. La fase iniziale deve, ripeto deve essere perseguita fino a far comprendere che noi non scherziamo e che tutto è sotto controllo tramite i distretti controllati dalla Polizia municipale che ha il monitoraggio della propria zona. Nell'arco di 5 anni, volere o volare, la situazione cambierà e Taranto, dimostrerà che è una città vivibile e accogliente. Le coste, se sarò eletto, saranno per quanto mi riguarda, una priorità, perché farò di tutto affinché siano attrezzate per accogliere sia i residenti ma anche il futuro turismo che prima ho affermato, cioè quello di massa. Taranto non è solo industria, anzi è una meravigliosa realtà che può cambiare le sorti della stessa città ma per arrivare a questo, scusami il termine, ci vogliono gli attributi e una forza unità d'intenti. Io ci credo fortemente nel progetto targato Baldassari.

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