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Venerdì, 07 Agosto 2015 17:16

Taranto - Estate funestata da una morte bianca, come nel 2007, ora per decreto...cancellata

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Rimetto sul giornale un post scritto un mese fa.  Una sorta di analogia temporale, nell'estate del 2007, scrivevo su agora magazine, archivio ora in default per attacco terroristico, un pezzo che nella prima parte iniziava così


"Morire a 26 anni, per il lavoro non si può, A Taranto dopo tutte le emergenze, c’è anche il triste primato delle morti bianche. La città non ne può più di piangere i suoi figli. Tutte le istituzioni, Regione in testa, devono far qualcosa. A Taranto l’emergenza ambientale vuol dire anche insicurezza. Per l’associazione 12 giugno, che ogni anno fa la sua manifestazione, è diventata la capitale delle morti bianche. La cronaca appare quella di una guerra. Si muore nelle campagne, sui cantieri edili, si muore nella fabbrica siderurgica. Ora è toccato a Domenico 26 anni, un matrimonio spezzato sotto un tubo che non doveva esserci, oppure era lui a non dover essere li. Lo stabilirà il giudice. Intanto dall’inizio dell’anno l’elenco si fa lungo. Andrea (19 anni), Luigi (25 anni), Paolo (25 anni), Pasquale (28 anni), Silvio (38 anni), Silvio Paracolli (38 anni). 
Titola un articolo di Luisa Campatelli sul giornale locale Corriere del Giorno ( anch’esso in default per ragioni economiche : “Ancora morte all’ILVA. Per le parole al vento tempo scaduto”.

La seconda parte parla di Vendola e ve la risparmio. Una considerazione, proprio in quei giorni, su facebook, con Silvana Rivera ricordavamo le 300 morti bianche che furono il tributo di Taranto alla costruzione dell'Italsider. Come biglietto da visita dell'industrializzazione della morte non c'è male. La stessa Silvana ricorda che: "a metà degli anni ' 070, fu organizzato a Taranto un convegno nazionale sulle morti bianche...(Gino ( Luigi Di Palma) era il più giovane segretario generale della CGIL...) e le resistenze furono tante a fare emergere quello che si consumava in quella fabbrica,in primis gli infortuni mortali."  Una omertà continua a spese di tutte ed ora per il giovane Alessandro c'è anche l'impunità per decreto, ottavo, nono. che importanza ha il numero. Questa è l'Italia, oggi.

Luigi Di Palma Quel convegno organizzato dalla C.G.I.L, del quale si parla nel post, che fu realizzato in modo unitario con la presenza delle altre sigle sindacali e con la partecipazione di alcune componenti avanzate della Magistratura ( uno dei relatori fu un giovane procuratore Nicola Magrone ,di Magistratura democratica) ebbe un sviluppo mediatico di grande impatto : venne messa in scena una pièce teatrale, sulle morti bianche, che si fece all'Orfeo, con la regia di Aldo Falivena e la presenza di alcuni attori di livello nazionale , tra i quali ricordo una bellissima e giovanissima Paola Pitagora

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