Anche perché la Costituzione del 1999 alla cui lettera e spirito tutte le parti devono attenersi prevede già i meccanismi utili a individuare una soluzione politica in grado di ricomporre i diversi interessi nel rispetto delle Istituzioni, delle leggi e della sovranità popolare".
E' quanto scrivono in una letterapubblicata sul 'Corriere della Sera' il premier Paolo Gentiloni ed il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy al presidente del Venezuela, Nicolas Maduro. "La scelta di convocare ù in un momento tanto critico ù l'Assemblea Costituente divide il Paese invece di unirlo. Ne sono testimonianza il manifesto dissenso non solo di molte forze politiche, incluso in seno al chavismo, ma anche di voci autorevoli delle Istituzioni e della società civile. Pensiamo, da ultimo, alla Conferenza episcopale del Venezuela, che ha espresso pubblicamente al Santo Padre le sue preoccupazioni per la situazione tragica in cui versa il Paese", aggiungono.
"Al Presidente Maduro ci permettiamo di ricordare che Simón Bolívar il cui obiettivo supremo era di superare le divisioni e assicurare l'unità del popolo ha avvertito: "La maniera di ben governare è di impiegare gli uomini onorati, fossero anche nemici".
Con questo spirito chiediamo che egli e il suo Governo non reprimano il dissenso, rispettino la separazione dei poteri e la legittimità democratica dell'Assemblea Nazionale così come i diritti umani, incluso il diritto a manifestare pacificamente", dicono ancora Gentiloni e Rajoy. "È dunque tempo di definire senza indugi una piattaforma negoziale che attivi una dinamica di riavvicinamento e di responsabilità comune tra le forze contrapposte.
Nel farlo non si potrà prescindere da quattro condizioni fondamentali per raggiungere un risultato efficace: rispetto dello Stato di diritto, e in particolare dell'autonomia del Parlamento, rilascio dei detenuti politici, apertura di un canale umanitario a favore della popolazione venezuelana e adozione di un calendario elettorale chiaro e condiviso affinché il popolo venezuelano possa esprimere la propria volontà attraverso il voto libero, diretto e universale. L'Italia e la Spagna saranno al fianco del Venezuela in questo difficile percorso. E si impegneranno per fare in modo che anche l'Unione Europea possa offrire il suo pieno sostegno".
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