Nella rete della repressione in Venezuela finisce anche un italiano. Si chiama Angel Faria Fiorentini, originario di Molfetta (Bari). Fiorentini, 25 anni, è stato arrestato lunedì scorso dalle autorità nell'area di Chachao, che si trova nel Distretto Metropolitano di Caracas. Paramedico, stava prestando soccorso ai manifestanti nel corso di un corteo contro il governo Maduro, uno dei tanti che infiammano il Paese. Al momento sono ancora da chiarire i reati che gli vengono contestati.
La notizia è confermata dalla Farnesina che sta dando "la massima attenzione" al caso. Il consolato italiano e l’ Ambasciatore Silvio Mignano a Caracas è in costante contatto con la famiglia del connazionale e col suo legale, nonché con le autorità locali e sta cercando di organizzare una visita.
La Farnesina in accordo con l'ambasciata e il consolato generale continua a seguire con tutta l'attenzione necessaria il caso del connazionale arrestato a Caracas durante una manifestazione. Lo confermano fonti della Farnesina, precisando che il consolato generale è impegnato ad organizzare una visita consolare ed è in contatto con le autorità, la famiglia e i legali del connazionale.
Angel Manuel Faria Fiorentini è un paramedico che si trovava a una manifestazione per prestare soccorso a persone ferite quando è stato arrestato lunedì scorso. Al momento si trova in un posto di comando della guardia nazionale venezuelana a Chacao, un distretto della capitale.
"Un mio concittadino e amico, Angel Faria (25 anni, di nazionalità italiana) è stato arrestato ingiustamente in Venezuela in quanto si ritiene coinvolto in un atto terroristico compiuto il 12 giugno nel comune di Chacao, nel distretto metropolitano di Caracas - scrive in un post su Facebook un suo amico, Matteo Innominato, di Molfetta, in provincia di Bari - Il ragazzo si trovava sul posto a svolgere attività da paramedico. Si richiede la massima diffusione della notizia in modo che si riesca a fare qualcosa di concreto per la scarcerazione di un innocente". Nel post c’è il video del giornalista italiano Gianfranco Di Giacomoantonio che da la notizie dell’arresto .
Fiorentini, italo-venezuelano, è apparso nella tv locale con altri giovani fermati. Davanti a loro un tavolo con sopra le presunte "armi" che avrebbero utilizzato durante un assalto a un Ministero: bottiglie con benzina, caschi, pietre. Perillo ha però nega che l'azione di protesta sia stata così violenta.
Il fermo era stato denunciato sulla propria pagina Facebook dall'organizzazione Venerescate, che si occupa "di assistenza medica e umanitaria ed è composta da medici, paramedici e soccorritori".
Da mesi in Venezuela si tengono manifestazioni di protesta contro il governo di Nicolas Maduro per aver tolto i poteri al Parlamento , spostato le elezioni Regionali e la decisione di indire elezioni per un'assemblea costituente. Dal primo aprile sono stati 74 i morti nelle proteste. Proprio ieri Italia e Spagna lanciano un appello al Governo venezuelano, tramite una lettera pubblicata dal Corriere della Sera firmata da Gentiloni e Rajoy, affinché Maduro riconsideri la sua decisione di indire una costituente che "divide il Paese invece di unirlo".
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