La chiusura dell’Ilva, core business di alcune formazioni elettorali, non è stata premiata dal voto. Anche quella "step bey step" indicata da Beppe Grillo ai suoi…”prima come Genova e poi e poi.” Qualcuno sulla stampa locale ha titolato: “ha vinto l’acciaio”. Ora abbiamo due in ballottaggio che sul tema hanno una posizione.Vediamo.
Melucci titola un capitolo del suo programma - Risanamento ambientale e sanità’ di eccellenza
“I danni causati per decenni all'ambiente dall'inquinamento industriale non comportano soltanto una radicale bonifica del territorio, ma rendono indispensabile una sanità di eccellenza, in particolare nei settori dell'oncologia, delle malattie dell'apparato respiratorio e della prevenzione. Sono necessarie non solo apparecchiature di ultima generazione, ma anche un consistente aumento del personale, in vista della realizzazione in tempi ragionevoli di nuove strutture come l'ospedale S. Cataldo.
Il Sindaco svolgerà con pienezza il suo ruolo di autorità Sanitaria locale (R.D. 1265 del 27/7/1934), tutelando al massimo la salute e l'igiene pubblica. Il Comune seguirà con estrema attenzione i poteri assegnati nell’ambito delle Valutazioni Ambientali e nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali.
Inoltre il Sindaco rappresenterà la volontà maggioritaria della propria popolazione in ogni sede istituzionale necessaria. In tal modo si instaurerà un nuovo rapporto con le grandi fabbriche e con tutte le attività inquinanti insediate sul territorio, in modo da ristabilire i valori della vita. Il Comune chiederà che siano utilizzate tutte le più innovative tecnologie scientifiche, modificando i vecchi ed inquinanti cicli produttivi; ogni modello produttivo dovrà rispettare la salute dei lavoratori e dei cittadini, ed essere sottoposto ad autorizzazioni preventive efficaci e realizzabili in tempi brevi.
Saranno richieste valutazioni efficaci ed innovative, come la Valutazioni Integrata dell’impatto Ambientale e Sanitario, sui modelli scientifici già elaborati dai massimi organi nazionali quali ISPRA ed ARPA; dove si certifichi che per produrre nessuno deve essere esposto a rischi sanitari; dando nuove opportunità e tutele ai lavoratori attualmente impiegati nelle fabbriche.
Saranno richiesti allo Stato, che deve farsi garante delle necessarie innovazioni e per sostenere i nuovi cicli produttivi, i necessari investimenti, utilizzando le nuove ed innovative tecnologie già disponibili ed utilizzate in altre parti del mondo.
Inoltre sarà richiesta la partecipazione attiva dei cittadini e la massima trasparenza.
Non saranno condivisi nuovi investimenti o insediamenti industriali che aumentino anche solo di un grammo l'inquinamento della città.
Dovranno essere incentivati sistemi di controlli indipendenti e costanti, con informazioni aggiornate alla popolazione, su modelli scientifici certificati, anche attraverso lo strumento delia rete. Attenzione particolare dovrà essere posta all’attività di prevenzione per le popolazioni maggiormente esposte ai rischi ambientali.
Taranto dovrà ottenere l’attenzione regionale e nazionale, che in termini generali compensativi, sarà quantomeno pari al contributo dato negli ultimi 150 anni della sua storia: quindi norme speciali, risorse adeguate per le bonifiche e per uno sviluppo alternativo. In tale contesto non è più rinviabile una concreta attuazione dei piani di risanamento ambientale per tutti i danni procurati dalle industrie inquinanti (aria, acqua, suolo e sottosuolo), dove si dovrà passare dalle parole ai fatti.
Dovrà essere reso operativo un piano dei rischi di incidente rilevante, In particolare per le zone più a ridosso delle grandi industrie.
Il programma di Melucci parla di lavoro attraverso la Blue Economy per cui “Taranto deve tornare capitale economica e culturale dello Ionio e porta d'Europa nel Mediterraneo. La blue economy è fonte dì ricchezza e promuove una varietà di relazioni e professioni. Sulle reti che nascono dai mare scommette l’Unione Europea, per questo una adeguata riqualificazione dell’isola amministrativa e l’adozione di un piano delle coste può stimolare gli investitori privati a guardare a noi con maggiore attenzione e favorire la crescita dell’occupazione.
Visione strategica e sviluppo. Disegneremo un nuovo volto socio-economico della città, ponendo a fondamento un principio chiaro e irrinunciabile: la salute, l’ambiente e la bellezza di 2000 anni di storia non si barattano.
Nei primi sei mesi di amministrazione sarà approvata una nuova PROGRAMMAZIONE STRATEGICA per Taranto, la VISION PER TARANTO 202(3)7, con metodo partecipato, con un orizzonte di breve periodo (5 anni) ed uno di medio e lungo periodo (10-20 anni): per delineare uno scenario diverso per la nostra città, con nuove prospettive economiche, in grado di trasformare il tessuto economico-produttivo, con l’utilizzo pieno delie risorse europee dei piano 2014/2020 (già in ritardo!) e di quelli a venire, di promozione, attrazione, tassazione di vantaggio, accesso al credito, innovazione, incentivazioni, tutela al lavoro che cambia; con la rivendicazione, attraverso le autorità competenti, della defiscalizzazione per parti del territorio (Zona Economica Speciale-ZES o zone franche).
il Plano Strategico delineerà una città multi attrattiva, superando la logica della monocultura produttiva. Occorre spostare l’attenzione dalla "fabbrica inquinante” al diritto di rivendicare la presenza di industrie realmente rispettose delia salute e dei parametri di tutela ambientale, poiché si può e si deve produrre nei rispetto della vita e della salute.
La visione strategica dovrà offrire II concreto bilanciamento tra la salvaguardia ambientale, il principale rispetto della salute e la possibilità di preservare il lavoro e creare nuove opportunità occupazionali.
Si farà leva sulle straordinarie opportunità naturali e locali per disegnare un nuovo futuro economico e produttivo:
Taranto sarà una città aperta ed innovativa, capace di attivare relazioni con il mondo, aumentare le esportazioni in un contesto sempre più globalizzato e multietnico. Si programmerà in una logica di sistema delle diverse possibilità del territorio, sia di quelle esistenti che per quelle di nuova creazione (porto, aereoporto, infrastrutture della mobilità, sistemi produttivi locali, turismo e filiera agroalimentare);
sarà valorizzato il ruolo strategico nel Mediterraneo investendo sul porto ed il retroporto, dove far ritornare commercio e logìstica, facendo arretrare lo sfruttamento quasi esclusivamente industriale, intensificando le potenzialità commerciali, nautiche e turistiche dell’area portuale, completando la piattaforma logistica annessa e che in una filiera virtuosa di collegamenti delle lìnee di trasporto e la predisposizione dei dragaggi;
concretizzare il dialogo con gli enti militari, recuperando l’energia ed il potenziale strategico che ne deriva: marina, aereonautica, esercito, ecc., sono figure istituzionali che hanno contribuito all’identità di questa nostra città, sfruttandeno però le potenzialità, e che, pertanto, dovranno essere coinvolte nella gestione comunale, restituendo quei valore aggiunto che negli ultimi decenni sembra essere stato dimenticato;
il riferimento territoriale sarà un’Area Vasta in cui la città di Taranto assumerà un ruolo propulsore di un’intera economia su scala provinciale, regionale nazionale;
Saranno utilizzate al meglio tutte le risorse e le opportunità disponibili e sì dedicherà una assidua politica istituzionale finalizzata ad affinare la capacità di attrarre nuove risorse: dai finanziamenti europei a quelli intercettabili autonomamente, dagli investimenti attivabili alle risorse rappresentate dalle società comunali e dal patrimonio comunale, necessariamente da valorizzare e rilanciare;
Sarà sostenuto il comparto produttivo delle medio e piccole imprese, quello dell’artigianato locale, della pesca e della mitilicoltura e quello agricolo ed agro-alimentare, della nautica da diporto e di ogni altro comparto di filiera caratteristico per la città o interessante per il suo sviluppo socio-economico-produttivo in sinergia con l’ambiente e la tutela dell’ecosistema territoriale,
L’amministrazione si avvarrà delle tante competenze locali (ed in particolare degli ordini professionali), e dei riferimenti regionali, nazionali ed europei.
COMMERCIO LOCALE
Particolare attenzione deve essere posta al settore del commercio: in speciale modo a quello di via che svolge anche una funzione sociale, per evitare che i rapporti di forza e le note carenze competitive, cancelli un elemento fondamentale della città.
Sarà dato particolare impulso ai Distretti Urbani del Commercio, con forte miglioramento della vivibilità della città consolidata, in modo da attrarre cliente nei negozi in particolare in quelli dì via.
Sarà inoltre definita la programmazione commerciale ed in particolare quella per il commercio delle medie e grandi strutture dì vendita, di quelle su spazi pubblici e degli esercizi pubblici, dell’ambulantato per il commercio itinerante. Sarà perseguita una seria lotta al fenomeno dilagante all’abusivismo commerciale.
Sarà rivisto il regolamento per l’occupazione di spazi pubblici, detti anche “Dehors”, in un’ottica di sostegno a chi vuole realizzare cose belle, ma nel rispetto di regole minime.
La Baldassari affida il tema del suo programma al capitolo: Diritto alla salute e alla sicurezza, con una serie di punti
• Verifica puntuale dello stato ambientale (terra, mare, acque, aria) dell’intera area urbana ed extraurbana di Taranto.
• Creazione di una struttura tecnica qualificata e permanente-Centro di Ricerche Industriali con specifica competenza in impianti e prodotti siderurgici: sinergie tra professionalità del settore e rappresentanti delle associazioni ambientaliste-coordinata dal Comune che, accertato lo stato iniziale, vigili costantemente e relazioni all’Amministrazione e alla Città, anche con pubblicazioni periodiche sul sito web.
• I report dell’istaurando Centro di Ricerche Industriali verranno utilizzati all’Amministrazione per procedere con il futuro acquirente dello Stabilimento siderurgico di Taranto (ILVA) e con tutte le altre realtà industriali presenti nel territorio (Cementir, Raffineria, ecc.) ad un efficiente intervento di risanamento (ammodernamento, nuove tecnologie ecosostenibili, best practice, ecc.).
• Partecipazione dell’Amministrazione comunale a tutti i tavoli delle trattative per l’acquisto del siderurgico per garantire-prima di ogni altra soluzione commerciale e/o politica - la sicurezza dei cittadini di Taranto.
• Istituzione di un Assessorato ai Rapporti con il PoloIndustriale.
Il lavoro come dignità dell’esistere
• Garantire la continuità dei posti di lavoro esistenti e l’incremento del numero di lavoratori dell’intera area industriale utilizzando parte del reddito delle imprese ivi esistenti (oneri deducibili?) per il piano di risanamento e riqualificazione ambientale del territorio tarantino, tramite una continuativa interfaccia del Comune con le Associazioni industriali e con il Ministero delle Sviluppo Economico.
• Incentivare il lavoro giovanile, femminile ed il reinserimento di coloro che hanno perso il lavoro attraverso la rete sovra-comunale di opportunità occupazionali e di finanziamento dell’auto-impresa.
• Si intende consolidare e sviluppare le attività dello Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP), potenziare gli scambi culturali con altre realtà del Paese, finalizzandoli all’acquisizione di competenze trasferibili e ripetibili nel nostro territorio, sollecitando le Istituzioni e gli Enti competenti affinché predispongano fondi appositi per l’occupazione.
• Realizzare azioni di orientamento per giovani imprenditori, con consulenze sul panorama legislativo a favore di nuove iniziative imprenditoriali, sulle possibili strutturazioni societarie e fiscali della propria attività, sulla preparazione delle pratiche necessarie, sulle tipologie di finanziamento, sulle modalità di accesso al credito, sulla preparazione di un business plan.
• Favorire gli affidamenti ad imprese che garantiranno occupazione di personale locale, ovviamente nel rispetto della normativa e delle leggi vigenti.
• Istituire una rete di sportelli “informa–lavoro” per fornire informazioni, consulenza, conoscenze e coordinamento relativamente alle opportunità formative di lavoro esistenti sia sul territorio che altrove.
• Utilizzare tutti i canali necessari affinché il credito torni a svolgere un ruolo di promozione dello sviluppo.
• Costituire un Comitato permanente costituito da tutte le forze sociali e produttive organizzate allo scopo di collaborare con l’amministrazione comunale nell’individuare progetti di rilancio delle attività produttive e dell’occupazione: una politica per la ricerca e l’innovazione che coinvolga utenti, territorio, impresa, parti sociali e pubbliche amministrazioni.
• Migliorare le condizioni di competitività, attivando un circuito di trasferimento dei risultati di ricerca e tecnologie nel Sistema Impresa a livello locale anche attraverso l’Università.
• Agire in maniera sinergica per favorire la localizzazione di investimenti produttivi, attraverso una politica di agevolazioni delle tasse locali, sulla dotazione delle infrastrutture e assistenza alle piccole imprese.
• Ruolo centrale dell’Amministrazione Comunale nella gestione della crisi tramite la riattivazione di un processo di sviluppo locale come soggetto propulsore e promotore incentivando le attività imprenditoriali private.
• Avviare processi di programmazione condivisi e quindi prevedere interventi di sostegno con la partecipazione dei soggetti interessati.
• Le competenze degli imprenditori e delle loro associazioni verranno messe a disposizione dell’intera comunità per semplificare, ridurre e migliorare l’accesso ai regolamenti comunali in materia, per predisporre incentivi finanziari in convenzione con gli istituti di credito presenti sul territorio, per promuovere progetti di marketing territoriale, di sviluppo industriale per la riqualificazione di pubblici esercizi e attività artigianali, per organizzare eventi per la promozione del turismo, dell’artigianato e del commercio.
Nel capitolo “Dalle idee alla realtà”
• Si intende attivare una capillare ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali per finanziare azioni di riqualificazione, innovazione imprenditoriale, nuove tecnologie nonché interventi capaci di aumentare occupazione e reddito, mobilitando tutte le risorse proprie dell’amministrazione.
• Si opererà secondo due direttrici volte:
- da una parte, a mappare il patrimonio esistente ed eventualmente incoraggiare la realizzazione di nuovi opifici industriali, snellendo le procedure amministrative ed elevando la dotazione infrastrutturale;
- dall’altra istituendo standard qualitativi zonali maggiormente orientati ad uno sviluppo industriale sostenibile.
• Verrà attivato presso il SUAP uno specifico servizio con i seguenti compiti: favorire l’incontro tra imprese individuali o comunque di piccole dimensioni con il mondo bancario e gli investitori istituzionali, fornendo la necessaria consulenza e assistenza e coordinando gli interventi in relazione alle specifiche esigenze dei richiedenti.
• Sarà posta particolare attenzione per il sostegno di progetti imprenditoriali elaborati da giovani residenti nel nostro Comune.
• Ciò prestando attività di tutoraggio e assistenza nella fase di start up e utilizzando finanziamenti regionali in nidi già presenti ma poco utilizzati per la trasformazione delle idee imprenditoriali in veri e propri progetti di impresa.
• In tal senso saranno adottati provvedimenti riguardanti lo snellimento delle procedure autorizzative e concessorie per la localizzazione di nuove attività imprenditoriali e la riconversione di attività esistenti, definendo la tempistica ai fini del loro ottenimento.
• Creazione di un Assessorato allo Sviluppo Locale e Marketing Territoriale con 3 principali finalità:
- individuare le fonti Comunitarie di Finanziamento per infrastrutture ed investimenti privati, creando un dialogo costante fra Amministrazione Comunale ed uffici UE, ministeriali e regionali;
- coordinare l’azione di tutti gli Assessorati ed Uffici Dirigenziali coinvolti nella realizzazione di singoli progetti di sviluppo;
- favorire gli investimenti privati, italiani ed esteri, nei settori produttivi ed infrastrutturali.
La salute viene affrontata nel capitolo Efficienza del Sistema Sanitario
• Svolgere una funzione di indirizzo nei tavoli decisionali per la destinazione dei fondi per la Sanità pubblica tarantina verso la ristrutturazione e la riqualificazione dell’Ospedale Moscati rendendolo punto di riferimento per l’eccellenza nei reparti oncologici con particolare riferimento all’oncologia pediatrica.
• Istituzione di borse di studio in favore di specializzandi medici con “vincolo di ritorno” nelle strutture sanitarie tarantine.
• Potenziamento e riapertura dei pronti soccorso esistenti nel territorio.
Concludendo i programmi dei due candidati sono per l'ambientalizzazione dell'area industriale, sono diversi nell'approccio, il secondo, più liberista non esclude nuovi opifici e sulla sanità è più esplicito a riaprire i pronto soccorsi chiusi (Polemica con Emiliano?). Alla prossima tematica.
Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore