Ismael Garcia, membro dell’opposizione social-democratica: “Abbiamo bisogno che gli organismi internazionali agiscano con maggiore attenzione. Nessun tipo di intervento nel nostro Paese ma sì, è necessario esercitare una maggiore pressione nei confronti di questo governo corrotto, accusato addirittura di narcotraffico” ha detto ai microfoni di euronews.
David Smolansky, membro d’opposizione, sindaco di El Hatillo: “Per noi è molto importante che in tutto il Venezuela e nella comunità internazionali si continui ad avere coscienza del sistema autoritario attualmente in vigore nel Paese, un sistema autoritario che conta oltre 350 prigionieri politici, un sistema autoritario che censura i mezzi di comunicazione”.
La nuova giornata di proteste ha causato il ferimento di almeno 40 persone. Il numero complessivo delle vittime, dall’avvio delle manifestazioni a inizio aprile, è di 75 morti.
Il commento di Alberto De Filippis, inviato di euronews a Caracas: “Polizia e guardia nazionale bolivariana che attaccavano espressamente i giornalisti. Un unico obiettivo: impedire che il mondo sappia quello che sta accadendo oggi in Venezuela”.
Ma mentre a Caracas si muore per strada, a Cancun, in Messico, la Ministra degli Esteri Venezuelana Delcy Rodriguez ha abbandonato l’Assemblea dell’Organizzazione degli Stati Americani asserendo che il governo del Venezuela non ha bisogno di interventi o decisioni esterne. E confermando quanto sia sempre più profondo l’isolamento del Paese a livello internazionale.( Andrea S. Neri - Euronews)
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