ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 07 Luglio 2017 00:00

Via libera dell'Istituto Superiore di Sanità a 10 vaccini obbligatori

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Decreto sui vaccini: il dado è tratto. Almeno così sembra dopo il via libera dall'Istituto Superiore di Sanità all'emendamento firmato dalla presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, al decreto Lorenzin: l'emendamento ridurrebbe il numero di vaccini obbligatori per l'iscrizione a scuola da 12 a 10, aggiungendo la garanzia dell'offerta attiva e gratuita di altri 4 vaccini.

L'emendamento, in discussione in queste ore in commissione, aveva già sollevato diverse polemiche, e il parere del massimo organismo scientifico era molto atteso. Secondo l'Iss l'obbligo di 10 vaccini più la garanzia di altri 4 gratuiti "appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del Paese, così come rappresentate dall'Istituto Superiore di Sanità negli ultimi tre anni".

I dieci vaccini che saranno obbligatori

I dieci vaccini obbligatori sarebbero quindi quelli contro

  1. Poliomielite
  2. Tetano
  3. Difterite
  4. Epatite B
  5. Hemophilus influenzae B
  6. Pertosse
  7. Morbillo
  8. Parotite
  9. Rosolia
  10. Varicella

Non saranno dirimenti per l'iscrizione a scuola, ma saranno offerti gratuitamente ("offerta attiva e gratuita", quindi ci sarà un sollecito da parte delle strutture sanitarie a vaccinare i bambini, non un obbligo), altri 4 vaccini, quelli contro

  1. Menngococco B
  2. Meningococco C
  3. Pneumococco
  4. Rotavirus

Per questi "si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all'interno del piano nazionale vaccini per una offerta attiva e gratuita dei 4 vaccini", anche "per far fronte a possibili eventi epidemici (vedasi il focolaio regionale di malattia invasiva causato dal meningococco C)".

L'iter parlamentare

L'emendamento De Biasi verrà discusso probabilmente nella giornata di mercoledì in Commissione. Con la 'benedizione' dell'Istituto di Sanità non dovrebbero esserci problemi per l'esito favorevole del voto. Quindi andrà in Senato dove, se l'Aula avrà concluso l'esame del provvedimento sullo ius soli, che inizia mercoledì con lo svolgimento della discussione generale, sarà avviato l'esame del decreto Vaccini.

Per approfondire: Il decreto Lorenzin sui vaccini obbligatori: 8 cose da sapere

Non si placano le polemiche

Se la conversione del decreto in legge sembra sia questione di pochi giorni, le polemiche non si placano. E non solo da quelli che non gradiscono l'obbligatorietà dei vaccini. Il Codacons, infatti, punta il dito sullo stato delle nostre strutture sanitarie. La vaccinazione di massa dei bambini da 0 a 16 anni per 10 vaccini obbligatori rischia di mettere al tappeto le strutture sanitarie regionali, alle prese con un sovraccarico di lavoro a parità di personale. Le attese per le vaccinazioni, infatti, vanno dai 3 ai 5 mesi

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Le 10 malattie da cui sarà obbligatorio vaccinarsi

  • Poliomielite: è una grave malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. Nella maggior parte dei casi viene contratta da bambini al di sotto dei cinque anni. In generale, la polio ha effetti devastanti sui muscoli delle gambe e, in minoor misura, su quelli della braccia. Le gambe perdono tono muscolare e diventano flaccide, una condizione nota come paralisi flaccida. In casi di infezione estesa a tutti gli arti, il malato può diventare tetraplegico. Si tratta, comunque, di una possibilità abbastanza rara: solo l’1% dei malati di polio sviluppano la paralisi, il 5-10% sviluppa una forma di meningite asettica, il restante 90% circa sperimenta solo sintomi simili a una influenza e ad altre infezioni virali. 
  • Tetano: è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. Il batterio è normalmente presente nell’intestino degli animali (bovini, equini, ovini) e nell’intestino umano e viene eliminato con le feci. Le spore però possono penetrare nell’organismo umano attraverso ferite e se la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferisce con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.
  • Difterite: è una malattia infettiva acuta provocata da un batterio che, una volta entrato nel nostro organismo rilascia una tossina che può danneggiare o distruggere, organi e tessuti.  La malattia ha un decorso benigno, ma in alcuni casi possono insorgere complicanze gravi a livello cardiaco: aritmie, con rischio di arresto cardiaco, miocardite, insufficienza cardiaca progressiva
  • Haemophilus influenzae di tipo b: era fino alla fine degli anni Novanta la causa più comune di meningite nei bambini fino a 5 anni. Con l’introduzione della vaccinazione con l’uso del vaccino esavalente, i casi di meningite causati da questo batterio si sono ridotti moltissimo. Di solito il decorso è quello di una malattia influenzale, ma in alcuni casi può evolvere in forme gravi, tanto da portare alla morte nel 2%-5%. E nel 15-30% dei casi può lasciare problemi neurologici.
  • Epatite B: L’infezione da Hbv è, nella maggior parte dei casi, asintomatica. Al contrario l’evoluzione dell’infezione in malattia presenta esordio insidioso con disturbi addominali, nausea, vomito e a volte con ittero accompagnato da febbre di live entità. Tuttavia, solo il 30-50% delle infezioni acute negli adulti e il 10% nei bambini, porta ad ittero. Il tasso di letalità è pari a circa l’1%, ma la percentuale aumenta nelle persone di età superiore ai 40 anni.
  • Pertosse: È una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis. Colpisce prevalentemente bambini sotto i 5 anni. Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi sono costituite da sovrainfezioni batteriche, che possono portare a otiti, polmonite, bronchiti o addirittura affezioni neurologiche (crisi convulsive, encefaliti). I colpi di tosse possono anche provocare delle emorragie sottocongiuntivali e nel naso. Nel neonato e nei bambini al di sotto di 1 anno, la pertosse può essere molto grave, addirittura mortale.
  • Morbillo: E' una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È altamente contagiosa e  colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. I malati vengono isolati nel periodo di contagio. E' responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a otite, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti.
  • Parotite: E' una malattia infettiva causata da un virus appartenente al gruppo dei Paramyxovirus, il cui segno più evidente è la tumefazione delle ghiandole salivari. Proprio l’ingrossamento di queste ghiandole, conferisce al viso il caratteristico aspetto da cui il nome popolare di “orecchioni”. E' una delle più comuni malattie infantili. Un terzo dei bambini infettati non manifesta i sintomi. L’infezione può però colpire persone di qualunque età, e tra gli adulti si osservano con maggiore frequenza complicazioni, anche gravi, soprattutto per gli uomini che rischiano di sviluppare l'orchite: malattia infiammatoria dei testicoli. 
  • Rosolia: E' causata da un virus del genere rubivirus, della famiglia dei Togaviridae. E tra le più comuni malattie dell’età infantile e si trasmette solo nell’uomo. Esternamente, si manifesta con un’eruzione cutanea simile a quelle del morbillo o della scarlattina. Di solito benigna per i bambini, diventa pericolosa durante la gravidanza perché può portare gravi conseguenze al feto. Una volta contratta, la rosolia dà un’immunizzazione teoricamente definitiva.
  • Varicella: Provocata dal virus Varicella zoster, in genere guarisce in 10 giorni ma se contratta da adulti può avere un decorso più aggressivo nell'adulto. La complicanza più comune è la polmonite. Una volta contratto, iI virus rimane latente e nel 10-20% dei casi si risveglia a distanza di decenni, sotto forma di herpes zoster o "fuoco di Sant'Antonio".

 vaccini vaccino vccinazioni bambini (afp)

Cosa sono i vaccini e come funzionano?

I vaccini - si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità - "sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese sicure. Oppure, ancora, da proteine ottenute con tecniche di ingegneria genetica". Generalmente i vaccini "contengono anche acqua sterile (o una soluzione fisiologica a base salina) e alcuni possono contenere, in piccole quantità, anche un adiuvante per migliorare la risposta del sistema immunitario, un conservante (o un antibiotico) per prevenire la contaminazione del vaccino da parte di batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le proprietà del vaccino durante lo stoccaggio". Una volta somministrati, i vaccini "simulano il primo contatto con l’agente infettivo evocando una risposta immunologica (immunità umorale e cellulare) simile a quella causata dall’infezione naturale, senza però causare la malattia e le sue complicanze. Il principio alla base di questo meccanismo è la memoria immunologica: la capacità del sistema immunitario di ricordare quali microrganismi estranei hanno attaccato il nostro organismo in passato e di rispondere velocemente".

Le controindicazioni

Ma quanti sono i casi di reazioni gravi ai vaccini? "Rarissimi, uno su 1 milione", si legge sul "Corriere della Sera".  "E' molto più facile essere eletti in Parlamento che avere un danno da vaccino. Gli ultimi episodi risalgono a decenni fa quando veniva somministrato l’antipolio Sabin, contenente virus vivo attenuato. Proprio per questo le prime dosi sono state sostituite dal Salk, costituito da virus ucciso. Lo Stato ha rimborsato i cittadini danneggiati quando è stato possibile dimostrare il legame causa-effetto".

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