ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 13 Luglio 2017 00:00

Quel tunnel porta agli inferi

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Lo sfogo di uno storico che molla l’università. “La mia generazione prigioniera di un sistema, ma il tempo è scaduto”

Le prime due notizie on line di oggi favoriscono tutto quello che vi deve dire questo vecchietto: la pace nel mondo è possibile e l’Italia non deve rassegnarsi a restar prigioniera del sistema: il tempo è scaduto, bisogna reagire.

Partiamo dal tunnel che porta all’inferno nell’antica piramide alla luna.

Vi do la certezza acquisita a fine giugno 2017: linguisticamente Geenna[1] non è solo l’inferno ebraico ed il luogo di Moloch, ‘colui che riceve tutto a partire dagli infanti sacrificati al mostro fenicio’, è prima ancora

Che cos’è Geenna?: è il male assoluto espresso in zumero per me (ovvero per chiunque sia)!  En è il Signore, -na è il fine (opposto ad An –Cielo), Ge sono io.

Un cristiano saprà di Adamo ed Eva e della mela data dal serpente. Intanto, io lo consiglio di non dar seguito ai teologi che gli hanno parlato anche di un altro frutto della disobbedienza. No! È proprio zumero: me.la = ‘oltre il me’. Il ME è la parola divina creatrice. Dunque, andar oltre il me per l’umano è abominio ed inferno.

E la parola tunnel?

Tun+nel = tun-ne-el:

tun(2), tu10(-b), tu11 (-b)

  to costrict; to defeat; to massacre; to break up, smash; to overwhelm (cf., dun)[2].

tun3 [DUN3], dun3, du5

  n., pocket, pouch, bag, case; bandage, wrap; leek; entire content; stomach; lip; rim (cf., gin2, gig4, a small ax; shekel’ –DUN3 lacks the gunu lines of GIN2 in ED IIIb texts) (te, ‘cheeks’ + nu, ‘likeness’) [SUG5 archaic frequency][3].

tumu, tum9, tu15 [IM]

   wind; cardinal point, direction (ta, ‘from’, + mu2, ‘to blow’)[4].

 

ne

  this (one); that (one) (abbrev., ne-e; ne-en) [NE archaic frequency][5].

ne3; ni2

  strengh, vigor, violence; forces, host[6].

ne-e; ne-en (-nam)

this (one); that (one); these, those; refers to objects ‘here’, near the speaker –‘thing’ + e, demonstrative pronoun, this one)[7].

ne-esh-

  Emesal dialect for nu-ush-[8].

 

el

pari a il = Dio.

el [SIKIL]-lu(2)

 (cf., e-el-lu)[9].

e-el [SIKIL]-lu

an interjection of unknown meaning; a (pure) sound; melody (Akkadian ellu, ‘clear, pure’)[10].

E la zig-gur-at [piramide] alla Luna trovata in Messico?

Anzitutto, pensate allo stretto di Bering ghiacciato e ad un globo privo di confini nazionali. Non è imbecille chi vede impossibile il transito antico Asia-Africa? E poi, siete capaci di registrare le leggende pellirosse che narrano di imbarcazioni dall’oceano?

Infine: la luna.

lu2-na-me’

  someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoum)[11].

Sarete in grado di riconoscere oltre al pronome indefinito la parola creatrice della dea Luna grafata ‘soggettolu generatona’.

La dea Luna, En Zu, signora luna.

Il 15 marzo 1956 vol(se) il 2° millenario della sanguinosa aurora di Giulio Cesare. Inizia così il libro La pace di Cesare di Licinio Glori, stampato dall’Editoriale Dimara, nel maggio 1956 a Milano.

Ha scritto:

Fu rito della scrittura sumerica [recte: zumerica] incidere Enzu e leggere all’inverso Zuen (semplificato Sin = Luna); diventò uso cananeo scrivere Ba’al diversamente dai correligionari europei di Al’ba. L’ascesa di Babele, verso il 2000 a.C., al predominio mesopotamico sovrappose Bel sia ad Al’ba che a Ba’al[12].

Veniamo a quel ricercatore che si è messo a rivendere ricambi d’auto e dice che il tempo è scaduto per l’Italia.

Oggi è il 12. Come il dodicesimo mese dell’anno, come le dodici tribù d’Israele, come i dodici apostoli, come il dodicesimo figlio di Giacobbe, Giuseppe. È proprio la Bibbia odierna[13].

I mesi zumeri erano, ciascuno ap-kal-lu, ‘soggetto. di valore. che apre’, 10 + 2. Ciascuno montava uccidendo il precedente. + 2 erano a.de.a = ade, morte + dea, vita. A Capodanno si celebrava il miracolo del dio della morte che amava la dea della vita. Era ritenuto un miracolo perché il dio della morte avrebbe potuto mancare di unirsi con la dea della vita. Un’eventualità disastrosa che avrebbe destinato tutto al caos. Etimo di caos = ka.uz, ‘anima. fine( -ita)’.

Lo zodiaco, zu.di.a.kùn significa

kun, kugx

  tail; reservoir; storage basin, outlet (of a canal); grasp (base/seat + high/to mete out) [KUN archaic frequency][14].

 

 a

  n., water; watercourse, canal; seminal fluid; offspring; father; tears; flood. [ A archaic frequency].

  Interj., alas!; oh!; ouch! [15]

 

di (-d)

n., lawsuit, litigation, case; judgment, decision, verdict; sentence [DI archaic frequency].

  v., to judge, decide; to conduct oneself; to go; to escape (di [de2] used as non-finite maru form of dug4, ‘speaking, doing’).

  Emesal, cf. de [DI][16].

dish(2), desh

  one (dili, ‘single’, + ash, ‘one’ [no: + ish, ‘vita-morte’ nds]; the form resembles that of the semantically appropriate male body part, gish2,3, gesh2,3; cf., mina, min(5,6), ‘two’; cf., tesh2, ‘toghether’)[17].

 

zu, su2

  n., wisdom, knowledge.

  v., to know; to understand; to experience; to be familiar with; to inform, teach (in maru reduplicated form); to learn from someone (with –da-); to recognize someone (with –da-); to be experienced, qualified.

  possessive suffix, your (singular).

 pron., yours[18].

zu-a

  acquaintance; expert; experienced person (‘to know’ + nominative)[19].

 


[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 282.

[5] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 193.

[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[8] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 194.

[9] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 60.

[10]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 53.

[11] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 161.

[12] : 28. 606 parole alle 18,39. 728 alle 20,16 del 19. 741 alle 19,16 del 22.03.17. 757 alle 19,21 del 24.03.17. 777 il 2.04.17.

[13] Libro della Genesi 41,55-57.42,5-7a.17-24a. 
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,1-7. 

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 150.

[15] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 1.

[16]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 42.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 45.

[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.

[19] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 316.

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