ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 16 Luglio 2017 00:00

La consapevolezza è il limite etico dell’errore sanzionabile nell’uomo

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La libertà umana è il limite alla misericordia divina all’occhio umano. E:Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 

 

La libertà umana è il limite alla misericordia divina all’occhio umano. E:

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 
chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». Mt., 10, 32[1]

Poi diede loro quest'ordine: "Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l'Hittita, 
nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Cànaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Hittita come proprietà sepolcrale. 
Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia. 
La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti. 
Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoi antenati. 
Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: "Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?". 
Allora mandarono a dire a Giuseppe: "Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: 
Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!". Giuseppe pianse quando gli si parlò così. 
E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: "Eccoci tuoi schiavi!". 
Ma Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? 
Se voi avevate pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso. 
Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini". Così li consolò e fece loro coraggio. 
Ora Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; Giuseppe visse centodieci anni. 
Così Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe. 
Poi Giuseppe disse ai fratelli: "Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questo paese verso il paese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe". 
Giuseppe fece giurare ai figli di Israele così: "Dio verrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa". 
Poi Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 10,24-33. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; 
è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari! 
Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. 
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti. 
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna. 
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia. 
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; 
non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri! 
Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 
chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.»

Immagino che papa Francesco mi direbbe: -Vuoi tu, Carletto, mettere un limite alla misericordia divina infinita isolando questa dichiarazione vera di Gesù?-.

Io non sono più di Rab.bu.nì. Io sono urdu:

arad (2), urdu (2), ir 3, 11

   (male) slave; servant; subordinate (cf., ir3) (Akk., loanword from wardum, ‘male slave, man servant’) [IR11 archaic frequency; 10] [2].

Io sono schiavo maschio di AMU. Amu: -Io sono- detto da Dio [3].

-Io sono- detto da Dio cancella Beelzèbul e qualsiasi altra cosa.

La teonomasiologia, cioè lo studio comparato dei nomi di dèi e dei demoni mi fa leggere be.el.ze2.bul = soffiobul (che) tagliaze2 l’esserebe (di) El/Dio.

Bib.bi, il demone pesatore della Terra e della parola, è in agguato.

La Bib.bi.a mi aiuta a non perdere il seme, -a.

In particolare, l’ultima preghiera di Gesù, riferita da Giovanni, 17, contiene:

Io prego per loro; non prego per il mondo; ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. 9

Questa frase dovrebbe iniziare il catechismo della misericordia. Spiega perché il 90% degli italiani siano agnostici-atei come io sono stato: Gesù non prega per loro. Può accadere che, nonostante ciò, accada che un essere umano si converta prima di morire. La misericordia divina va aldilà di qualsiasi ragionamento umano. Però è difficile salvarsi fuori della via, della verità e della vita come Gesù l’ha proposta.

Il 90% degli italiani per i quali Gesù non prega sono perduti, salvo chi venga acciuffato dalla Misericordia, perché molti sono i chiamati e pochi gli eletti.

Io non mancherò di gridare fino alla noia: pèntitevi!

Ora, in Internet: il mondo non è cambiato sul piano etico in duemila anni. Ci sono gli schiavi tutt’oggi. Sbarcano salvati da navi tutelate dall’Italia. Rifiutati dal resto d’Europa. L’Italia è isolata in questo salvamento perché i suoi politici omettono di invocare l’istituzione della cittadinanza europea e mancano di produrre leggi che sanciscano il delitto politico che sorgerebbe rendendo efficace l’articolo 49 della Costituzione col partito legale.

La Bibbia di oggi narra delle morti in Egitto di Isacco e di Giuseppe. Della lezione di Giuseppe ai fratelli: non fece vendetta su di loro rendendoli schiavi come loro avevano fatto con lui. Lui seppe distinguere nel suo potere ciò che è di Dio, il suo piano provvidenziale. Fece giurare che avrebbero portato via le sue ossa dall’Egitto.    


[1]

[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 23. 

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