ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 25 Luglio 2017 00:00

Rabbunì, ‘maestro’, ha molto altro da dire

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Sabato 22 luglio, abbiamo festeggiato Maria di Magdala, santa Maddalena.Riconobbe per prima Gesù risorto con l’epiteto Rabbunì.

Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 

Rabbi è il termine usato da altri.

Il riconoscimento ha preso un’altra luce per me da una pronuncia.

Alla Messa delle 8 di sabato ho sentito il sacerdote pronunciare Rabbonì [con la o stretta], ‘maestro’, magistro lat. abl., ma2-gis tur zumero. Conosce l’ebraico antico!

La O è il top del sacro in zum..

La o mi ha reso ‘bòn’ e mi ha convinto a scrivere Rabbunì per relazionare al zumero.

bun(2); bu(7)

  n., lamp, light; blister; bag-type of bellows; rebellion (holows container + nu11, ‘lamp’?).

  v., to be swollen; to blow; to ignite, kindle; to shine brightly (cf., bul, to blow; to ignite’)[1].

È evidente. L’ebraico mutò in aramaico post esilio babilonese. Noi dobbiamo astrarci dallo specifico linguistico ed allargarci all’aramaico ed oltre indietro.

Pratico il zumero.

Postulo zumero rab-bun-ì, ‘maestro buono’, rab-bi, ‘maestro’.

(gis) rab(3), rap

ring; clamp; fetter, shakle; stock; pillory; snare (to slide+ open container)[2].

 

bun(2); bu(7)

  n., lamp, light; blister; bag-type of bellows; rebellion (holows container + nu11, ‘lamp’?).

  v., to be swollen; to blow; to ignite, kindle; to shine brightly (cf., bul, to blow; to ignite’)[3].

 i

n., cry of pain (Akk., naqu(m) I, ‘to cry (out), wail’; derived from er2, ir2, ‘tears; complaint’ ? [opportuno!]; cf., i-dutu; i-lu) [I archaic frequency].

 v., to capture, defeat, overcome (cf., e3; i (Akk., kamu(m) II, ‘to bind’) [4].

Io avevo sempre sillabato rab-bu-nì. Postulo oggi rab-bunigin: ‘circolo-conoscenza-circolo’! ovvero: ‘conoscitore del doppio circolo’ bil-ki-lib-ba.

Grazie, Maestro!: la gioia che mi dai con la completa liberazione del zumero nell’angolo dei perduti in circoli propri trabocca. I tuoni in cielo mi suonano come un tuo mormorio di consenso e mi aprono ad una giornata più fresca?

La variante semplificata Rab-bi[5], emerge componendo ‘rab (anello) con ib2’:

ib2, eb2

n., middle; waist; hip; loins; thighs.

  v., to be angry; to flare up in anger; to curse, insult[6].

Rab-ib2: ‘anello mediatore’.

A questo punto io potrei, sazio di aver ottenuto il massimo riconoscimento dal maestro, ristare. Invece, il maestro mi fa osservare 

ma2-gis tur zumero:

ma-gis

  a ship for transporting wood (‘boat’ + ‘wood’)[7].

Tur = giro, come tour fr..

Se l’attraversamento di 4000 anni, dall’animismo al personalismo, non vi aiuta a vedere il maestro come un bastimento di informazioni io alzo le mani.

Oltre a ciò, rabbunì mi invita ad osservare meglio rabbunì-rabbino:

Rabbino reciproca Rabbuni [–inu > -uni]!

Rabbino.- Titolo spettante ai dottori della legge ebraica: rabh ‘maestro’ [rabh ‘circolo-Aldilà’]; rabbì ‘maestro mio’. Rabban era il titolo dato ad un maestro molto eminente; lo stesso titolo di rabbi era in origine riservato solo ai soli capi scuola. Presso i sefarditi il r. è detto hakham ‘saggio’. La traduzione siriaca del Nuovo Testamento rende rabbi con ‘archisinagogo’, la persona incaricata del servizio divino. Il compito del r. è soprattutto l’insegnamento e la predicazione; aveva anche potere di decidere in questioni religiose e talvolta civili, compito per lo più riservato ad un funzionario apposito, detto dajjan ‘giudice’. Tale prerogativa cessò quando le autorità civili avocarono a sé ogni potere decisivo anche rispetto agli Ebrei[8].

Un rabbi fu Abba Areka (Arika o Ha-Arokh, ‘il lungo’, II secolo, detto per onore Rab)[9].

Un’altra fonte è opportuna:https://it.wikipedia.org/wiki/Rabbino

La parola originaria rabbi deriva dalla radice semitica R-B-B, in alfabeto ebraico רַב rav, che in aramaico biblico significa "grande" in molti sensi, tra cui "riverito", ma appare principalmente come prefisso nelle forme di status constructus.[3] Sebbene l'uso di rabbim "molti" (come in 1 Re 18:25, הָרַבִּים) "la maggioranza, la moltitudine" avvenga per indicare l'assemblea della comunità, nei Manoscritti del Mar Morto non esiste prova che sostenga un'associazione col titolo successivo di "Rabbi/Rabbino".[4] La radice è imparentata con l'arabo ربّ rabb, che significa "signore" (usato generalmente quando si parla di Dio, ma anche di signori terreni). Come segno di grande rispetto, alcuni rinomati rabbini vengono chiamati semplicemente "il Rav".

Il rabbino non è un'occupazione che si riscontra nella Bibbia ebraica,[5] e le antiche generazioni non utilizzavano titoli correlati, come Rabban, Ribbi o Rab per descrivere i saggi babilonesi e i dotti di Israele.[6] I titoli "Rabban" e "Rabbi" vengono menzionati per la prima volta nella Mishnah (circa 200 d.C.). Il termine fu usato inizialmente con Rabban Gamaliel il Vecchio, Rabban Shimon suo figlio e Rabban Jochanan Ben Zakkai, che furono tutti patriarchi o presidenti del Sinedrio.[7] Il titolo "Rabbi" appare (nella traslitterazione greca ῥαββί rhabbi) nei vangeli di Matteo, Marco e Giovanni nel Nuovo Testamento, in cui viene usato per riferirsi agli "Scribi e Farisei" come anche a Gesù.[8][9]

Rib-bi è molto interessante!

rib

 to be higher in rank; surpassing to go away (Akk., rubbu) [10].

rib-ba

  enourmus, supreme (Akk., rubbu)[11].

Già si può osservare la conferma di ‘alto nella scala’. Kakkab bir lo segnala come stella Antares[12], la stella che ho in studio da 25 anni![13]

Il titolo acquisì quindi una forma plurale irregolare: רַבָּנִים rabbanim ("rabbini") e non רַבָּי rabbay ("miei

Salto bir-alto, me rompo al colo me rompo al viso, salto in paradiso!

Rabba + nim, anzitutto segnala zumero nim, ‘principe’

nim, num

  n., prince; flying insect; highland; cast; morning; the sign for the country of Elam (high + to be) [NIM archaic frequency].

  v., to be high; to lift; to multiply in arithmetic.

  adj., high; early.

  adv., above.

Emesal dialect for min, ‘two[14].

Poi rabba porta subito via lcz ad abbar cioè a padre attivo abba + r(esh).

Rabba (RABBATH) di AMMON. –Città antica (Deut. 3,11[15]) ad oriente del Giordano, oggi Amman, capitale della Giordania e già degli Ammoniti[16].

Rabban, ‘maestro molto eminente’ combina zum. rab + nab, ‘oceano’:

nab

  ocean; musician; Elamite word for ‘god’ (ni2, ‘fear, respect’, + aba, ab, ‘lake, sea’) [NAB archaic frequency][17].

Rab-nab sembra indicare ‘circolo oceano’.

I Nab-atei, che vissero intorno a Petra[18], in mezzo ai sassi del deserto, sembrano indicare per contrappunto la connessione all’oceano.

In conclusione: io ringrazio l’unico maestro.

Gli chiedo scusa di pregare come un asino moderno.

Gli chiedo scusa di cercare come un laico moderno.

Ringrazio rabbunì di essere vivo. Questo fatto mi rasserena, mi rende felice e mi converte.


[1] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 35.

[2] [2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 218.

[3] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 35.

[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 116.

[6] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 119.

[7] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 167.

[8] Enciclopedia Cattolica.

[9] Enciclopedia Cattolica.

[10]  John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 218.

[11]  John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 218.

[13] Antares, dagli dèi di Babele alle lingue d’Europa, Vittorio Veneto, Tipse, 2005.

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 204.

[15] Perché Og, re di Basan, era rimasto l’unico superstite dei Refaim.  Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è forse Rabba degli Ammoniti? È lungo nove cubiti secondo il cubito di un uomo.

[16] Enciclopedia Cattolica.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 186.

Read 3348 times

Utenti Online

Abbiamo 1287 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine