Anche questi sarebbero in caduta.
La cosa più stupefacente sta nel fatto che l’articolista non spende una sola parola per sollevare l’assenza assoluta di una legge sui partiti, che rende l’Italia eccezionale nel mondo. Nicolò Machiavelli, quello de Il principe, sarebbe capace di vedere il principe nel partito. Lo ha già fatto Gramsci! Togliatti ha macchiavellato sul partito con lo scopo di prendere il potere. Berlinguer ha accettato il tema del partito democratico nel condominio di Moro delle convergenze parallele, e…
Che cos’è politico? È un progetto sociale. Volete indicarmi dei progetti sociali distinguibili oggi? Uno: quello di Matteo Salvini: di mettere alla gogna il foresto. Gli altri galleggiano.
Che cos’è, in fondo, una legge sui partiti? Un vestito. Un vestino come un altro? Nooo: è la forma che il cittadino può osservare, controllare fin nelle più piccole norme per eccepire dalle difformità. Nel caso che i politici di un partito violino la forma del suo statuto ogni cittadino potrebbe adire in giudizio per muovere il controllo che colpirà la corruzione. Finchè ogni partito si veste come vuole, col fai da te, non ci sarà controllo e la corruzione nel partito [e nel sistema istituzionale infettato dal partito] continuerà a scorrere.
Consentitemi di non far esempi che colpirebbero tutti i partiti dove sono al potere.
Diamanti personalizzi il suo articolo oppure cominci a meditare sui disastri creati nel Paese dal vuoto della legge sui partiti (ferma tra Camera e Senato) e di progetti politici perseguiti con determinazione.
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