Lo riferisce all'AdnKronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano. "Quest'anno - rileva - i casi sono un po' al di sopra rispetto alla media del periodo". In genere, infatti, questa 'epidemia' di infezioni intestinali si registra più tardi.
Per l'esperto, la ragione dell'anticipo "dipende essenzialmente dagli sbalzi di temperatura a cui stiamo assistendo in questi giorni lungo la Penisola". Grandi ondate di caldo, seguite da un rapido peggioramento del meteo soprattutto in alcune zone dello Stivale, e poi ancora da una rapida risalita della colonnina di mercurio.
Cosa fare? I consigli sono i soliti. La 'cura' passa soprattutto dall'alimentazione. "Dieta liquida fino a che non si attenuano le scariche - ricorda Pregliasco - bere molto, nei limiti del possibile e a piccoli sorsi; frazionare i pasti assumendo i cibi in piccole tranche, iniziando a reintrodurre alimenti astringenti come riso bianco o patate lesse. Utili anche i farmaci di automedicazione suggeriti dal farmacista in questi casi. In genere l'infezione si risolve nel giro di 2-3 giorni, altrimenti - raccomanda il virologo - è opportuno ricorrere al consulto del medico"
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