E’ quanto afferma la Coldiretti nell’evidenziare gli effetti dei rincorrersi di eventi estremi risultato di tropicalizzazione del clima.
“Le precipitazioni- sottolinea la Coldiretti- per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Siamo di fronte quest’anno al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente e con il divampare di incendi che hanno colpito non solo boschi ma anche animali allevati, pascoli, vigneti e uliveti con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia, il lavoro e il turismo. La grandine è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno”.(agenzia Dire)
Il maltempo mette in grave condizione un settore primario che dappertutto, in quest’era post industriale viene visto come un settore di ritorno. Basti vedere Linea Verde sulla Rai per capire che una serie di mestieri del passato come pastore o vaccaro sono figure di ritorno in positivo come accade nella gastronomia ormai da tempo. L’Italia dovrebbe fare come hanno fatto la Spagna o il Belgio investendo sull’agricoltura che non può essere la cenerentola come questi disastri climatici mostrano.
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