Print this page
Lunedì, 28 Agosto 2017 00:00

Bruxelles è con Minniti. "Bene le Ong ma rispettino le regole"

Written by  Francesca Venturi
Rate this item
(0 votes)

L'Europa deve resistere ai venti del populismo che minacciano i suoi valori ma "al tempo stesso dobbiamo gestire meglio i nostri confini europei e i flussi migratori". 

È il messaggio del commissario Ue responsabile per le politiche migratorie, Dimitris Avramopoulos, che in un'intervista all'AGI ha assicurato pieno sostegno all'Italia e al ministro dell'Interno, Marco Minniti, e ha auspicato "un sistema equo" per l'accoglienza dei migranti, "basato sulle fondamenta della solidarietà e della responsabilità condivisa".

Appuntamento a Parigi con Macron e Gentiloni

"Purtroppo, l'immigrazione è al primo posto non solo in Italia ma in tutte le agende politiche d'Europa", ha osservato il 64enne ex ministro degli Esteri greco, "i populisti usano questo tema per sfidare i valori che sono al cuore delle nostre nostre società democratiche e i valori europei. È nostro dovere resistere e difenderli e allo stesso tempo gestire meglio i nostri confini europei e i flussi migratori". In questo senso per Avramopoulos è significativo il vertice in programma lunedì a Parigi con i governi di Ciad, Niger e Libia, organizzato dal presidente Emmanuel Macron e al quale parteciperà anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. "È un passo importante nella costruzione del nostro prossimo lavoro complessivo con i Paesi partner in Africa per la gestione della situazione migratoria nel Mediterraneo centrale", ha sottolineato. "Ue e Paesi membri seguono un approccio congiunto per la gestione del fenomeno con i partner africani per evitare i flussi spesso mortali attraverso il Mediterraneo", ha aggiunto, "è basato sul lavoro, in cooperazione con le autorità dei Paesi partner, per migliorare la situazione dei migranti nei loro Paesi di origine e lungo le rotte migratorie, assistere i migranti nel ritorno volontario alle loro case, e aprire percorsi sicuri e legali per l'Europa anche attraverso il reinsediamento di coloro che hanno diritto alla protezione internazionale. La riunione di Parigi ha l'obiettivo di dare un ulteriore slancio a questo importante lavoro già in corso".

"Minniti ha ragione, il tunnel è lungo ma si vede la luce"

Avramopoulos ha sottolineato che "l'Italia è stata finora in prima linea del lavoro europeo di salvare vite ed accogliere i rifugiati e merita il sostegno e la solidarietà dell'intera Unione europea. "Siamo fortemente impegnati a lavorare con l'Italia e a portare soluzioni lungo la rotta del Mediterraneo Centrale, in cooperazione con le autorità italiane e, per quanto mi riguarda, in particolare con il ministro Minniti. Sono pienamente d'accordo con lui quando dice che siamo ancora nel tunnel, che il tunnel è lungo ma che cominciamo a vedere la luce alla fine. Considero particolarmente positivi i suoi contatti con i sindaci di tutta la Libia per aumentare ancora di più la nostra cooperazione sul territorio".

"Sbarchi in calo ma non abbassiamo la guardia"

Per quanto riguarda il calo degli arrivi lungo la rotta del Mediterraneo centrale, Avramopoulos invita a non abbassare la guardia. "Siamo ora meglio preparati e attrezzati di quanto lo fossimo due anni fa e la situazione oggi non può essere paragonata alla crisi che abbiamo avuto nel 2015". Il numero degli arrivi a luglio in Italia è stato il più basso per questo mese di luglio dal 2014, "ma dobbiamo restare vigili naturalmente, perché non possiamo prevedere gli arrivi futuri. Dobbiamo continuare ad aumentare il nostro lavoro di sostegno all'Italia e agli altri Paesi sotto pressione, aumentare la nostra cooperazione con i Paesi terzi per combattere le reti criminali di traffico dei migranti, affrontare le radici del problema e offrire soluzioni alternative a chi decide di migrare. E dobbiamo essere pronti a far fronte a ogni possibile cambiamento dei flussi migratori".

"Bene il codice per le Ong"

Il commissario Ue ha assicurato che sostiene il codice per le Ong sui salvataggi in mare messo a punto dal Viminale: "Le Ong stanno giocando un ruolo importante e stanno facendo un lavoro molto nobile per quanto riguarda le ricerca e il salvataggio nel Mediterraneo centrale, è però importante che tutti coloro che sono attivi in questo settore operino secondo le stesse regole e che tutti gli attori coinvolti, le autorità italiane, l'operazione Triton, le Ong e gli altri, coordinino strettamente le loro operazioni in mare. Ecco perché chiedo a tutte le Ong di partecipare all'iniziativa. Più ampio sarà il fronte comune, più forti saremo tutti insieme per rompere le reti dei trafficanti". 

Più in generale Avramopoulos ha ribadito che le aree di intervento su cui lavorare per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo centrale sono "l'aumento dei reinsediamenti per i profughi che hanno diritto alla protezione internazionale, il potenziamento della nostra lotta comune contro le reti criminali del traffico di migranti e un drastico aumento dei rimpatri e delle riammissioni per i migranti irregolari. In tutte queste aree, l'Italia è un partner essenziale per l'Ue, e l'Ue sostiene l'Italia in tutti questi sforzi, dal punto di vista politico, finanziario e operativo". 

L'Unione, ha insistito il commissario, deve dotarsi di "un sistema capace di affrontare situazioni di alta pressione migratoria senza che questa crei una pressione sproporzionata su uno solo dei nostri Paesi". "Sotto la presidenza maltese (del consiglio Ue, avvenuta nel primo semestre dell'anno, ndr) è stato raggiunto un punto di vista comune su responsabilità e solidarieta'", ha ricordato, "una soluzione di compromesso è possibile, ma richiede fiducia e la giusta volontà politica. Mi aspetto che la presidenza estone (cominciata il primo luglio, durerà per tutta la seconda metà dell'anno, ndr) porterà avanti il lavoro nei prossimi mesi, con il pieno sostegno della Commissione". 

"Frontex è vera solidarietà europea"

Avramopoulos ha assicurato che "Frontex, sta lavorando notte e giorno per sostenere gli sforzi italiani e fornire assistenza alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, sotto il coordinamento delle autorità italiane e seguendo le istruzioni del centro di coordinamento di salvataggio marittimo italiano". "Oltre 400 funzionari provenienti dall'intera Ue, così come navi, aerei ed elicotteri partecipano all'operazione, una vera espressione di solidarietà europea", ha spiegato, "per quanto riguarda il mandato dell'operazione Triton, è coerente con il piano operativo concordato con le autorità italiane ed è condotto sotto il loro coordinamento. Ora sono in corso discussioni e scambi di idee fra le autorità italiane e Frontex sui contenuti del lavoro futuro e dello sviluppo delle prossime attività. Tutti gli Stati che partecipano all'operazione saranno consultati durante queste discussioni".

"Non confondere i rifugiati con il terrorismo"

Quanto ai timori che fra i migranti possano annidarsi terroristi pronti a colpire in Europa, Avramopoulos ha invitato a "non confondere i rifugiati con il terrorismo. La maggior parte delle persone che cercano rifugio in Europa vengono qui proprio perché fuggono dal terrorismo. Abbiamo anche la consapevolezza che la maggior parte degli attacchi in Europa sono stati realizzati da persone cresciute nei nostri paesi, cittadini dei nostri paesi membri". "Dobbiamo migliorare l'individuazione delle persone a rischio di radicalizzarsi e di diventare violente, e fermarle prima che sia troppo tardi", ha sottolineato, "una migliore gestione del fenomeno migratorio da un lato e la lotta contro il terrorismo e la sicurezza dei nostri cittadini sono le priorità le assolute per la Commissione: lo sono state fin da quando l'esecutivo di Jean-Claude Juncker ha iniziato il suo mandato. Continuiamo ad aumentare il nostro lavoro per sostenere gli Stati membri attraverso tutti gli strumenti di cui disponiamo". "Approfonditi controlli di sicurezza sono effettuati subito dopo gli sbarchi dalle autorità italiane con il sostegno delle agenzie Ue Frontex ed Europol", ha aggiunto il commissario europeo, "inoltre, grazie ai controlli sistematici alle frontiere esterne, nessun potenziale sospetto puo' piu' passare inosservato quando entra nell'Unione europea.(agi)

Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 2243 times