Insediamento produttivo che oltre alle migliaia di dipendenti civili impiega circa 9000 militari.
Presenti, oltre ad alcuni capigruppo consiliari, gli onorevole Vico e Duranti, le organizzazioni sindacali di categoria. Assente giustificato il Sindaco.
Dalla discussione sono emerse con chiarezza alcune problematiche che devono essere necessariamente affrontate. Quelle principali sono:
- le scarse se non nulle attività manutentive;
- le preoccupazioni sul futuro produttivo;
- il mancato completamento del piano di rilancio denominato BRIN.
Dalla recente visita del ministro Pinotti a Taranto è emerso che per completare il piano Brin servirebbero circa 36 mln di €uro, di cui solo 1 è disponibile nel 2015 e forse 6 nel 2016. Ne mancherebbero quindi all'appello circa 29 milioni.
È stato anche segnalato un intervento della Corte dei conti, del dicembre 2014, con cui la magistratura contabile ha chiesto conto delle risorse già spese.
È stato segnalato che la stessa Marina Militare sta impiegando il personale militare per svolgere attività edile e di cura del verde.
Sono stati rappresentati anche i problemi degli appalti dell’indotto, tra essi quello del sistema delle pulizie e delle mense, con il personale che ha le ore ridotte e stipendi che si aggirano intorno ai 200, 300 euro mensili, a cui di recente è stata anche ridotta la percentuale lavorativa di circa il 60%.
L'arsenale di Taranto è in concorrenza per le attività con quello di Piombino e di La Spezia, dove vari interventi sembrerebbero portare parti delle produzioni delle attività che si potrebbero svolgere a Taranto.
Quindi servono delle proposte forti e concrete per l rilancio produttivo.
Una prima linea di proposte è emersa ed è rappresentata da:
- La necessità di elaborare una proposta industriale per il rilancio strategico e produttivo dell'Arsenale Militare, sostenuti da adeguati investimenti ministeriali;
- Completamento del piano Brin;
- nuove attività come ad esempio decommissioning (dismissione) navale;
- collaborazione con i privati e con soggetti quali Fincantieri;
- formazione del personale;
- assunzioni attraverso il turn-over.
Serve quindi una proposta da inserire nel tavolo per Taranto, istituito a seguito del D.L. n. 1 del 2015, da sollecitare ai ministri competenti, alle autorità politiche, per inserire le proposte sull’Arsenale nei tavoli competenti.
Venuti a conoscenza che il 10 settembre 2015 il sottosegretario alla Difesa Rossi incontrerà le autorità locali, si è deciso di invitarlo presso il Palazzo Comunale, per affrontare con lui tutte le tematiche in questione ed avanzare precise proposte.
Seguiranno aggiornamenti della problematica per sostenere le proposte.
* capogruppo NOI DEMOCRATICI-PER LE CITTA’ CHE VOGLIAMO.