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Sabato, 07 Ottobre 2017 10:15

Taranto - «Un nuovo sistema di depurazione, condotta sottomarina e reti idriche e fognarie per la città»

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Riceviamo e pubblichiamo - Dopo l’incontro tenutosi a Palazzo di Città, lo scorso mercoledì 4 ottobre 2017, tra il Comune di Taranto, la sua struttura tecnica, l’Acquedotto Pugliese (AQP) e l’Autorità Idrica Pugliese (AIP),  in cui si è fatto il punto e ribadito gli impegni assunti sul sistema di depurazione (Gennarini e scarico a mare) e reti idriche-fognarie nella città, ci saremmo aspettati il plauso degli intervenuti, per merito e metodo, finalmente nuovi, ed invece sono arrivati gli attacchi a prescindere di alcuni partecipanti (nello specifico il M5S).

Contravvenendo all’invito del Sindaco Melucci, che ci ha suggerito sobrietà nelle comunicazioni su lavori in itinere, mi preme sottolineare l’importanza di tale incontro e soprattutto il cambio di passo nel metodo e nel merito.

Partiamo dalla fine: AIP ed AQP hanno preso impegno concreto, con tanto di provvedimenti già assunti, di investire sulla città di Taranto una somma già quantificata in 34 milioni di €uro (suscettibile solo di aumento) per rimettere a nuovo il depuratore di Gennarini, realizzare una nuova condotta sottomarina, completare la rete fognaria della zona orientale della città (Talsano-Lama-S.Vito). Risorse che arrivano dalla tariffa: quindi a carico di tutti i pugliesi.

Il nuovo metodo sta nel fatto che i vertici di AQP (Ingegneri Portaluri, Volpe e Barbone) e AIP (Ing. Rana) sono venuti nell’aula consiliare, ad impegnarsi sui progetti in corso, chiamati dall’amministrazione comunale e nello specifico dal vice sindaco Rocco De Franchi. Presentando progetti, impegni di spesa, cronoprogrammi e dichiarando disponibilità personali.

Nel merito.

Si vuole risolvere il problema del depuratore di Gennarini (anche i cattivi odori), nell’attesa dell’adeguamento della copertura delle vasche (AQP ha dichiarato che attende da 4 anni un’autorizzazione di immissione in atmosfera della Provincia) e finanziando, di fatto, la realizzazione di un nuovo depuratore per circa 6 milioni di euro.

Sarà rifatta interamente la condotta sottomarina che serve al depuratore Gennarini; condotta ad oggi imprescindibile per il funzionamento del sistema fognario della città: che sarà realizzata con tecniche nuove, spostata nella direzione e portata a 2200 metri dalla costa. Risolvendo anche il problema del divieto di balneazione del tratto di mare vicino al primo tratto della condotta (ad iniziare dalla spiaggia pubblica di Lido Bruno).

Investimento previsto ad oggi circa 7 milioni di euro.

Ribaditi poi impegni, progetti e risorse per completare la rete idrica e fognaria di Talsano-Lama e S.Vito: con un investimento complessivo di circa 22 milioni di euro.

Dando risposta alle lotte dal basso fatte da centinaia di cittadini e sulla base dell’impegno richiesto ad ottobre del 2015 dalla Regione Puglia.

A breve partiranno gli appalti per gli impianti di sollevamento di via del Faro, per collegare la fognatura di San Vito (compreso la Marina Militare) e quello di Tramontone, risolvendo il problema fognario di quella zona costiera.

A giorni sarà presa in carico da AQP la fognatura che serve la zona San Donato, risolvendo la atavica mancanza di un servizio primario della storica frazione tarantina.

Sono state affrontate anche le questioni che riguardano gli impianti fognari di Solito Corvisea e Lama via Girasoli, per portare a compimento la risoluzione di questi problemi.

Così come è stato posto il problema del rifacimento della fogna del Borgo, ad oggi ancora mista, e della necessità di affrontare i problemi di Lido Azzurro, Porta Napoli e le isole amministrative.

Tante altre cose ancora da fare, in cui il nuovo metodo di relazione è sostanza.

Nel merito dell’affinamento delle acque, citato da altri colleghi solo nei comunicati stampa, l’unico ad aver posto la questione in maniera tecnica ed articolata è stato il sottoscritto: chiedendo di portare avanti il progetto di affinamento delle acque per gli usi prevalentemente agricoli o industriali, tenendo da conto delle opere già da anni realizzate (impianti di affinamento e reti di emissione).

AQP ed AIP hanno entrambe risposto che la questione necessita di una discussione ad hoc e che comunque, per loro, pur ribadendo l’impegno alle nuove tecniche di riuso e citando le sperimentazioni in Puglia, ad oggi non si può prescindere da uno scarico a mare (in condotta sottomarina) per varie ragioni tecniche che bloccherebbero l’intero ciclo di depurazione e gli investimenti previsti.

L’argomento affinamento lo riprenderemo sicuramente, ma con l’approccio non di chi la spara più grossa ma per la concreta realizzazione di opere “possibili” a far funzionare un sistema fognario di una grande città come quella di Taranto, con il riuso delle acque a costi apprezzabili di erogazione e gestione per  l’effettivo utilizzo.

In questo scenario, ovviamente,anche il comune (noi) deve fare la sua parte: soprattutto con la rapida acquisizione della proprietà delle strade e dei luoghi interessati agli interventi; con l’approvazione rapida dei progetti; con la risoluzione di alcune vecchie questioni come quella dell’emissario dal depuratore gennarini alla condotta sottomarina..

Questo è il modo per fare bene e per il bene comune. PER GOVERNARE con serietà

Ogni giorno sarà da noi speso, non per fare polemiche, ma affinché gli impegni assunti si concretizzino.

Taranto, 6 ottobre  2017

Consigliere Dante Capriulo

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