Lo scorso 11 ottobre, il Ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ha incontrato i rappresentanti nazionali di CGIL (Gianna Fracassi) CISL (Angelo Colombini) e UIL (Guglielmo Loy) e di Confindustria (Stefan Pan), per discutere dei Decreti Attuativi delle Zone Economiche Speciali (Zes).
L’occasione è stata utile per ribadire che l’obiettivo delle Zes è quello di attrarre investimenti per la logistica nel Mezzogiorno, al fine di contribuire a far aumentare gli investimenti dei grandi operatori, intercettare i nuovi traffici a seguito del raddoppio del canale di Suez, rendere convenienti i porti meridionali per lo scarico e il carico di merci, porre l’Italia come “costa” Sud del Mediterraneo. Il tutto agevolando, con interventi mirati, la vocazione dei singoli porti del Mezzogiorno, integrandoli fra loro e connettendoli in termini di logistica e infrastrutture, con le aree limitrofe.
Durante l’incontro, il ministro ha illustrato il crono programma dei Dpcm (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) e l’articolazione degli stessi.
I primi due Dpcm, saranno pronti entro la fine di ottobre. Il primo raccoglierà le regole generali per l'istituzione delle Zes, la loro delimitazione e le condizioni speciali di beneficio per i soggetti economici che vi operano o che vi si insedieranno, a cui le Regioni si dovranno attenere nel formulare la loro proposta di Zes. Il secondo, invece, conterrà i criteri e gli indirizzi per le semplificazioni amministrative nelle Zes.
In un secondo momento, successivamente all’individuazione delle Zes da parte delle Regioni, saranno emanati singoli Dpcm,uno per ogni Zes, in cui si specificheranno le principali tipologie di intervento.
Dagli incontri svolti dallo stesso ministro De Vincenti nelle singole regioni interessate, è emerso che le Zes individuate sarebbero quelle di: Napoli-Salerno; Gioia Tauro, che metterebbe in connessione Lamezia e Reggio Calabria; Catania-Augusta-Siracusa; Palermo, in connessione con Termini Imerese; Cagliari; la Zes interregionale Abruzzo e Molise con connessione fra Ortona, Vasto e Termoli, (Zes a quanto pare un po’ complicata da realizzarsi, ma in ogni caso possibile); la Zes Adriatica, rete fra Bari e Brindisi; ed in fine quella di Taranto con estensione, come Zes interregionale, con i territori della Basilicata.
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