In Italia, secondo il prelato, la percezione dell'accoglienza ai migranti e' errata: "La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri.
Invece sono meno del 7%, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza". Quanto all'accusa alla Cei di "guadagnarci con gli immigrati" Galantino dice: "Una banalita' spaventosa. Vengano a dare un'occhiata... Noi ci arrangiamo tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna.Facciamo cio' che il Vangelo ci impone di fare e non dobbiamo giustificarci. Piuttosto e' il governo che e' del tutto assente sul tema dell'immigrazione... Abbiamo scritto leggi che respingono gli immigrati e non prevedono un'integrazione positiva", la legge "impone la non integrazione" e "nessuna forza politica si applica alla questione" dal momento che si rischiano i voti.
Il segretario della Cei conclude: "Smettiamo una volta per tutte con la richiesta al Papa di portare immigrati in Vaticano e ai vescovi di ospitarli nelle chiese e nei seminari. E' un mantra che non si puo' piu' ascoltare. In Vaticano papa Wojtyla ha aperto una delle prime mense ai poveri e vi sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche". (AGI)