La riforma elettorale.

A Di Maio, che chiede a Mattarella di non esser complice del Rosatellum, ovvero di un sistema di voto che toglie all’elettore la responsabilità di scegliere il candidato (che diventa deciso prima dai politici che si accordano in una rosa misteriosa), io chiedo di fare ciò che spinge il M5S: la legge sui partiti è ferma in parlamento, uscita dalla Camera e non entrata in discussione al Senato. Che ci vuole a farla marciare? Preferisce la situazione attuale, tanto lui è già un prescelto che presceglie anche rispetto all’elettore? Io credo di sì. Dunque, lasci al presidente il compito ovvio di far scorrere ciò che hanno deciso le diverse parti, tolta la sua, e faccia ciò che è in suo potere: conduca i suoi a far correre il progetto di legge sui partiti e magari lo emendi in modo che il delitto politico entri nella legislazione.

Trump modifica il suo progetto illiberale.

Adesso, cittadini di 11 Paesi continuerebbero ad essere esclusi dagli Stati Uniti.

Gentiloni pronto al confronto con le Regioni.

Gentiloni faccia attenzione: il tema non posto è quello della riforma fiscale. Il dialogo diventerà fruttuoso solo se lui e Padoan saranno persuasi che il debito pubblico sta ancora levitando perché è obsoleto il sistema delle esazioni. Affronti con le Regioni il tema del circuito fiscale, se non sia improrogabile l’introduzione del sistema ‘tedesco’ –esazione per anno: ogni contribuente pattuisce col funzionario il dovuto e salda subito definitivamente-.

Veda con ogni Regione la specifica progettualità articolata nel territorio.

Caso Regeni ignorato da Macron.

Macron accoglie Al Sisi, che continua a negare di aver fatto assassinare Regeni. Machiavellicamente il nuovo presidente della Francia non è europeo, ma francese.

Corruzione: Formigoni.

La notizia del nuovo processo a Roberto Formigoni, il sen. Ap ex tri-governatore della Lombardia, già condannato a sei anni per lo scandalo Maugeri sulla Sanità lombarda, merita più fonti:  Repubblica  - Fatto Quotidiano – Ansa – TG Com

Questo link de la stampa merita di esser aperto perché aggiunge informazioni:

Agoramagazine ha perduto la sua memoria storica causa Daesh.

Perciò, sento l’obbligo di narrare i 42 anni da me osservati da questa che fu la bandiera politica di Comunione e Liberazione. Ero tra gli alpini allora negli anni ‘70. Un Sottotenente di Comunione e Liberazione mi irritò col suo buonismo: al campo di val Visdende andava al rancio con gli alpini semplici di giorno anziché alla mensa ufficiali che servivo; la sera era con gli ufficiali in libera uscita, mentre noi rimanevamo ‘chiusi’. Non ero un credente praticante. Restai punto da questa doppia morale ed osservai attentamente il percorso del leader politico dei Comunione e Liberazione. Ho imparato a distinguere il movimento religioso nel pasticcio politico: non sono tutti uguali i politici ed i religiosi, ma la commistione politica di Cl ha ingenerato tanta corruzione. Perciò, adesso, da credente mi scuso con i credenti fedeli ed appassionati di Comunione e Liberazione che perdurano. Lascio ai giudici il lavoro preziosissimo in corso.

Domando a tutti gli italiani: non vi sembra opportuno e prioritario il lavoro di discussione del partito politico già approvato dalla Camera inl Senato [che si è liberato del governatore veneto e senatore Galan per corruzione, ora ha quest’altro senatore corrotto condannato in primo processo ed imputato dal 15 gennaio in un secondo processo] in attuazione dell’articolo 49 della Costituzione?

Art.: 49 Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

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