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Domenica, 29 Ottobre 2017 00:00

Taranto - Comune, il Ministro e le «Calende Romane»

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente comunicato pervenuto da Dante Capriulo consigliere comunale di Taranto e capo gruppo della lista PER Taranto 

Non so dove viva il ministro Calenda e francamente mi interessa poco.

Trovo però oltremodo fastidioso il twitter in cui ha accusato il Presidente della Regione Emiliano ed il sindaco di Taranto Melucci di “non risolvere i problemi ma di fare solo cause e ricorsi”.

Calenda evidentemente non ha assolutamente compreso la rabbia e la determinazione della stragrande maggioranza dei cittadini di Taranto, che non vogliono più essere costretti ad ammalarsi per lavorare e vivere.

Il presidente Emiliano ha sempre espresso le idee e le proposte che sta cercando di sostenere  per migliorare la situazione ambientale della città di Taranto. Arrivando anche a proporre nuovi ed innovativi modelli di produzione come la decarbonizzazione.

Anche il Sindaco Rinaldo Melucci è assolutamente in linea con il programma elettorale votato solo qualche mese fa.

Sono stati gli elementi fondanti, sul tema ambientale e del rapporto con la grande fabbrica, che hanno costruito la colazione che ha vinto le elezioni comunali recenti; nel programma così è scritto:

  • il sindaco tutelerà al massimo del suo potere la salute e l'igiene pubblica; in questa  direzione il comune seguirà con estrema attenzione le autorizzazioni integrate ambientali;
  • Il sindaco rappresenterà la volontà maggioritaria della propria popolazione in ogni sede istituzionale necessaria; si instaurerà un nuovo rapporto con le grandi fabbriche e con tutte le attività inquinanti insediate sul territorio in modo da ristabilire i valori della vita;
  • Il comune chiederà che siano utilizzate tutte le più innovative tecnologie scientifiche modificando i vecchi ed inquinanti cicli produttivi;
  • Ogni modello produttivo dovrà rispettare la salute dei lavoratori e dei cittadini ed essere sottoposto ad autorizzazioni preventive efficaci e realizzabili in tempi brevi;
  • Saranno richiesti allo Stato, che deve farsi garante delle necessarie innovazioni e per sostenere i cicli produttivi necessari, investimenti utilizzando le nuove ed innovative tecnologie già disponibili ed utilizzate in altre parti del mondo;
  • sarà richiesta la partecipazione attiva dei cittadini e la massima trasparenza;
  • Non saranno condivisi nuovi investimenti insediamenti industriali che aumenta anche di un grammo l’inquinamento della città.

Questo è quello che abbiamo proposto ai cittadini. Questo è quello che vogliamo fare.

Taranto vuole vivere e guardare al futuro.

Per questo bene stanno facendo Emiliano e Melucci a mostrare la forza e la determinazione della nostra città.

Bene ha fatto il Sindaco di Taranto a manifestare di voler contestare la nuova AIA Ilva (c.d. Piano Ambientale) che non da le richieste garanzie e non prevede i tempi brevi necessari

Noi siamo al loro fianco.

Non vorremmo invece che il ministro ci volesse portare alle “CALENDA ROMANE”, per mutuare il famoso detto e per significare di non intendere fare quel cambiamento che cittadini, e soprattutto i giovani, di Taranto vogliono.

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