“Il bando prevede oltre 68 milioni di euro per bonifiche in tutto il territorio pugliese – dicono Rosa D'Amato e il capogruppo del M5S al Comune di San Pancrazio Salentino, Antonio Lupo – Bonifivca che i cittadini che vivono nella zona intorno alla ex discarica Lepetit richiedono da tempo. Adesso non ci sono più scuse. Le risorse ci sono. E' ora di agire e di farlo subito”.
L'ex discarica Lepetit è stata finora sottoposta a un semplice piano di monitoraggio, “da cui – si legge nella lettera dell'europarlamentare pugliese del M5s - nonostante le risultanze, non sono scaturiti il piano di caratterizzazione del sito e l'analisi di rischio sito specifica”. La situazione è grave, sia da un punto di vista ambientale, sia soprattutto per la salute umana: “Nei rapporti di prova dei pochi campionamenti eseguiti, infatti – continua D'Amato - è emersa la presenza di cloroformio,di dimetilsolfuro, etilbenzene, xilene, toluene e di altri composti organici derivati dal toluene, fenolo e piridina. Appare sconcertante come, nonostante dalla lettura degli atti risulti chiaramente che la concentrazione del cloroformio sia risultata superiore al limite di legge per la bonifica per i siti contaminati ed anche superiore al limite di legge per le acque potabili, alcun seguito sia stato dato alle attività di monitoraggio e, soprattutto, a quelle di bonifica”.
Inoltre, “sono state trovate tracce degli antibiotici utilizzati nell’industria farmaceutica Lepetit, anche verso gli strati profondi dei campioni a testimoniare un fenomeno di trasferimento dei composti organici verso gli strati più profondi”. Un dato allarmante anche “alla luce del riscontrabile aumento dei decessi per neoplasie e malattie cronico degenerative, per i quali, allo stato attuale ed in mancanza di dati ufficiali, ci si limita a valutare empiricamente il numero attraverso la lettura dei necrologi affissi”.
Per tutte queste ragioni, concludono i portavoce M5s, “la Provincia e il Comune devono partecipare al bando. Rinviare la bonifica sarebbe l'ultimo, e forse il più beffardo, schiaffo ai cittadini del territorio”.
Sostieni Agorà Magazine I nostri siti non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore