Lunedì 30 ottobre i Consiglieri uscenti di Paese Futuro, in un incontro aperto e pubblico presso i locali dei Servizi Sociali, hanno esposto il loro bilancio dei quattro anni di consigliatura, dando a chiunque la possibilità di partecipare.
Non era affatto un'iniziativa elettorale per le prossime comunali, quanto piuttosto un doveroso rendiconto della passata attività politica, per la stampa e per i cittadini, in special modo per coloro che nel 2013 hanno sostenuto questa compagine.
L'incontro è stato molto partecipato, con la puntuale esposizione delle relatrici e con gli interventi del pubblico.
La ex Capogruppo Anna Sgobbio ha riassunto il percorso del gruppo politico: gli interventi in Consiglio comunale; i tentativi, spesso caduti nel vuoto, di suggerire soluzioni ragionevoli; l'attività di controllo; e naturalmente le puntuali denunce agli organi di informazione, sulla mala gestione della cosa pubblica da parte dell'Amministrazione uscente, a cominciare dai lavori pubblici raffazzonati (l'ultima notizia riguarda una palestra, da poco completata, in cui già piove dentro), fino all'annientamento della Biblioteca, che in questi anni ha perso terreno su tutti i fronti, e all'umiliazione dell'associazionismo locale, culminata con il pasticcio del Carnevale estivo.
Chiara Lodeserto ha affrontato il tema dei conti pubblici, partendo dalle difficoltà della Amministrazione precedente di cui lei faceva parte; difficoltà che con l'ultima Giunta invece sono diventate un vero e proprio disastro, con tanti soldi pubblici buttati in iniziative inutili, interessi per l’anticipazione di cassa arrivati alle stelle, incapacità di riscossione dei tributi. Ha inoltre ricordato la segnalazione inviata alla Corte dei Conti ed al Ministero delle Finanze in occasione della discussione del Bilancio preventivo 2016. Fino ad arrivare al dissesto guidato.
Floriana Caramia ha rimarcato invece l'incapacità di approvare il PUG, che era in fase conclusiva e che invece è stato abbandonato per quattro anni in un cassetto, per poi annunciare una assurda operazione di riscrittura totale che avrebbe significato un ulteriore sperpero di denaro pubblico.
Finita in malo modo l’esperienza politica della compagine "Per Cambiare Crispiano”, inizia una nuova fase, incerta e confusa.
A Destra gli amministratori uscenti hanno giurato di non ricandidarsi con i dissidenti, quindi si prevede una spaccatura. Poi ci sono i Cinque Stelle che di solito non si alleano con nessuno. E nel Centro-Sinistra la discussione è tutta aperta.
Per ora è così.
La fase di commissariamento offre a tutti spazi di serena riflessione.
Il timore è che un’eccessiva frammentazione porti a un governo di minoranza. Infatti con la nostra legge elettorale si può governare prendendo anche meno del 50% dei consensi.
Il futuro che ci attende sarà difficile viste le macerie che la passata Amministrazione ci ha lasciato
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