Vorrei fare la purista di Twitter e lamentarmi dei #280caratteri, ma la verità è che non mi è stato concesso il dono della sintesi, quindi sono troppo felice di non dover più scrivere millemila tweet per spiegarmi.
“Abbiamo esteso il limite dei caratteri”- hanno annunciato oggi i gestori del social, ovviamente con un cinguettio-. Vogliamo che sia più facile e più veloce per tutti esprimersi. Più caratteri. Più espressione. Di più di ogni cosa succeda”.
Via anche il vecchio contatore numerico. Per segnalare quanto spazio c’è ancora a disposizione, adesso compare un cerchietto in baso a destra, che man a mano che si scrive diventa azzurro.
E gli utenti, come l’hanno presa? C’è chi gioisce perché finalmente potrà esprimere i suoi concetti in un unico tweet senza spezzettare il pensiero in cinguettii diversi, ma c’è anche chi considerava il limite di 140 caratteri utile per capire chi fosse veramente in grado di padroneggiare la lingua italiana. L’occasione è buona anche per dare qualche suggerimento: perché non dare la possibilità di correggere gli errori di un tweet già inviato? (agenzia Dire)