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Venerdì, 10 Novembre 2017 00:00

Fiume Lato, D'Amato (M5S): «Basta malapolitica, fondi Ue siano usati per porre fine a questa vergogna. Noi vigileremo»

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“Sono passati 14 anni dall'alluvione che ha colputo la zona di Palagiano. Da allora sono stati sprecate decine di milioni di euro, ma il fiume Lato resta ridotto a uno stagno, gli argini ricostruiti male e presto sgretolati di nuovo, due strade provinciali chiuse ancora al traffico.

Il danno per i cittadini e l'economia del territorio è gigantesco. Adesso basta. Sono stati stanziati dei fondi Ue, adesso li si usino per davvero per porre fine a questa vergogna”. Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, che assieme al portavoce M5S Raffaele Rochira e ad altri attivisti, hanno partecupato al presidio del "TAVOLO VERDE" , Associazione NORDSUD, PALAGIANO BENE COMUNE presso il ponte del fiume Lato, in provincia di Taranto.

“Abbiamo ascoltato i cittadini, stanchi della continua emergenza legata al dissesto idrogeologico, alla mancata bonifica, all'inagibilità delle strade provinciali, allo spreco di soldi pubblici anche europei e tutte le conseguenze economiche, ambientali e sociali – dice D'Amato -. Ci hanno raccontato di opere costose e mal eseguite, ordinanze quasi impossibili da rispettare e disservizi a un comparto, come quello agricolo, già sottoposto a pressioni di tutti i tipi. Le strade provinciali 12 e 14 sono chiuse al traffico dall’alluvione del settembre 2003, che devastò la Conca d’oro, gli argini sono stati ricostruiti in malo modo, con materiale di risulta preso dal letto del fiume e non idoneo per tale intervento, i quali si sono nuovamente sgretolati. Da allora, in condizioni di maltempo, le esondazioni allagano i campi rendendo inagibili i terreni creando ingenti danni alle coltivazioni pregiate del territorio”.

D'Amato punta il dito contro lo spreco di denaro pubblico: “Sono davvero tanti i soldi pubblici spesi dal 2004 ad oggi per la riproposizione idraulica della Lama, che sono stati letteralmente sprecati.  A questi si aggiungono 4 milioni di euro a valere sul POR Puglia 2014/2020. Quindi agli agricoltori non solo il danno, ma anche la beffa: ai disastri naturali devono aggiungersi quelli causati dalla malapolitica che, forse, sono ancora più pericolosi”.

“Come saranno gestiti gli appalti, questa volta? Saranno assegnati nuovamente alle stesse figure che hanno portato alla situazione attuale? No, grazie. Al presidio ricordano che in Basilicata è stato molto utile il genio militare e che sarebbe bene coinvolgerlo anche in questo caso. Molti politici si sono affacciati in questi anni, producendo parole e null’altro. Noi vigileremo, a tutti i livelli, questo sistema di sfruttamento dei soldi pubblici per alimentare gli appetiti sempre dei soliti affaristi, a danno della cittadinanza e degli agricoltori, chiedendo innanzitutto all’Europa se l’uso di tutti questi fondi sia stato legittimo”, conclude l'eurodeputata tarantina.

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