ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 14 Novembre 2017 00:00

«Non siamo né di destra né di sinistra, così romperemo il giocattolo ai partiti»

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Cosa ha detto il candidato premier Luigi Di Maio a Che tempo che fa su elezioni, confronto con Renzi e paragone con Andreotti

 “Ho rifiutato il confronto con Renzi perché non volevo legittimarlo come leader del Pd dopo un voto che è stato una batosta per il suo partito che nemmeno io mi aspettavo”. Luigi Di Maio, leader e candidato premier per il Movimento 5 stelle è intervenuto domenica 12 novembre a Che tempo che fa, la trasmissione di Fabio Fazio su Rai Uno. Dopo aver precisato il motivo del rifiuto al confronto con il segretario del Pd, ha proseguito su obiettivi e strategie del M5s.

Dalla paura che M5S avrebbe menato in Parlamento al paragone con Andreotti

“Noi non siamo né di destra né di sinistra, perché sono ideologie in cui non ci riconosciamo. Le forze politiche hanno votato una legge elettorale per accordarsi subito dopo il voto, ma con il M5s capace di arrivare al 40% sono sicuro che gli romperemo questo giocattolo". Se dovessero centrare l'obiettivo del governo “noi rilanceremo il Paese applicando le leggi esistenti e non facendone altre. Siamo contro la burocrazia esercitata come linguaggio della politica che le cambia in continuazione”.

E rispondendo a chi, come Vespa nel suo ultimo libro, sostiene che si comporti politicamente come il primo Giulio Andreotti replica: “Tutti pensavano che magari una volta eletto avrei lanciato che so, lanciato i libri in testa ai politici. Ma noi siamo una forza anti violenta e da quando siamo in Parlamento abbiamo sempre portato avanti questa idea. Questo fa di me un Andreotti? Non credo”.

"Premier è complesso a 31 anni? Lei presentava Quelli che il calcio"

Per quanto riguarda l’ipotesi di diventare premier a 31 anni, risponde di Maio: “Io so che governare è complesso, ma qui siamo nell’epoca in cui con la scusa della complessità si resta nell’immobilismo. Io ho 31 anni, e credo che rappresento una generazione tradita che in questo momento ovunque in Europa sta prendendo il potere. E poi lei - indicando Fazio - a 31 conduceva già Quelli che il calcio”.

“Noi puntiamo al 40%. Se saremo la prima forza politica noi chiederemo di formare un governo e i voti alla Camera senza promettere poltrone a nessuno”, ha detto Di Mail, che ha aggiunto: “Il 5 Stelle al governo farà restare l’Italia nell’Unione europea e l’Euro, ma vogliamo che cambino alcune cose. Diamo 20 miliardi all’Ue e ce ne rendono 12, questo ci dà un peso per chiedere alcune cose altrimenti chiederemo il referendum”.

Sullo Ius soli, che i 5Stelle non hanno votato, dice che è un tema importante, ma troppo perché l'Italia decida da sola: "Voglio parlare con Francia e Germania prima, ma riconosco che è un tema urgente". E sulle prime cose che farà un ipotetico governo a 5 stelle in Italia risponde: "Interverremo su sanità e faciliteremo la vita degli imprenditori con la burocrazia".

"Noi siamo il futuro, vogliamo fare dell'Italia uno stato innovatore"

E ha concluso: “Chi voterà per noi sceglierà il futuro. Noi guardiamo alla rivoluzione tecnologica che sta avvenendo in questo periodo, penso a blockchain e all’Internet of things. Chi sceglie noi scegli questo contro i partiti che vogliono che si investa ancora sul carbone”.

E infine rispondendo alla domanda sul suo viaggio negli States in programma la prossima settimana dove dice che andrà per "Spiegare cosa è davvero il M5s"dice: “Gli Stati Uniti sono un Paese che ha saputo investire in nuove tecnologie e si è comportato da stato innovatore e ora hanno aziende come Facebook e Tesla. Questo è quello che vogliamo fare in Italia. Investire in tecnologia per avere anche noi la Facebook e la Tesla italiane”. (agi)

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