ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 17 Novembre 2017 00:00

«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà, Eccolo qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!»

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Libro della Sapienza 7,22-30.8,1. Nelle sapienza c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, 
libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 


La sapienza è il più agile di tutti i moti; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. 
È un'emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra. 
È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà. 
Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti. 
Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza. 
Essa in realtà è più bella del sole e supera ogni costellazione di astri; paragonata alla luce, risulta superiore; 
a questa, infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere. 
Essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa. 





Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,20-25. 
In quel tempo, interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: 
«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». 
Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 
Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. 
Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 
Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione»

L’apocalisse è in mezzo a voi- è l’equivalente de –il regno di Dio è in mezzo a voi- non per metafora, ma per avere il punto di vista di Cristo dopo 2.000 anni. Ogni prete è in grado di narrarvi che nel riconoscere Cristo in ogni umano noi siamo cristiani. Pochi sottolineeranno che l’apocalisse vissuta da Cristo continua ogni giorno in noi che apocalissiamo [sottolineatura del pensiero idiotizzato grecista]; non è solo alla fine dei tempi che accadrà chissà quando. I tre giorni della sua morte-resurrezione sono rimasti fissi nella storia del mondo. Ciò che è accaduto dopo è stato uno sviluppo del nodo da Dio fissato col mondo. Il regno di Dio è venuto. Lo possiamo vivere. Possiamo indignarci dei 400 dollari del prezzo di un migrante. Possiamo far qualcosa per rendere vivibile la vita di chi è arrivato. Oppure, possiamo girar la testa altrove e pensare ai fatti nostri. Proprio come fecero 2000 anni fa i primi cristiani e gli altri.

La Sapienza di Dio entra nei cristiani praticanti ed illumina la vita, come nel passo biblico.

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