Nuova ed ennesima nomina made in Bari da parte del sindaco di Taranto. Fra assessori e professionisti siamo già ad una considerevole cifra, che non possiamo assolutamente annoverare fra le casistiche della pura e semplice coincidenza. Oggi è la volta dell’avv. Marcello Vernola dell’omonimo studio legale del capoluogo pugliese a rappresentare le sorti della città bimare, stavolta davanti al Tar. Il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale eseguito dal comune di Taranto contro il Dpcm del 29 Settembre, che riguarda il nuovo piano ambientale dell’Ilva, infatti, è già in mano agli avvocati baresi. Sono iniziate da Luglio le polemiche con il sindaco Melucci per le nomine di alcuni assessori comunali (ben 4) tutti provenienti dalla città di San Nicola, diatribe che evidentemente non sono ancora state dissipate. Non si mette in discussione la validità dei nominati (probabilmente meritevoli di tali incarichi) quanto la poca chiarezza da parte del primo cittadino tarantino nel dare contezza di tali designazioni strettamente correlate al Governatore Emiliano.
Dalla Determina Dirigenziale si evince che l’impegno per l’attività professionale in questione, è stata stimata per una somma complessiva pari a 17.038,46, soldi che sarebbero potuti restare in riva allo Jonio data la mole di studi professionali anche abbastanza accreditati. Fa specie però notare che proprio lo studio dell’Avv. Marcello Vernola (ex presidente della Provincia di Bari), secondo fonti stampa del 19-03-2016, risulta balzare agli onori della cronaca per aver ricevuto dodici consulenze legali, tutte sotto affidamento diretto, dalle ferrovie della sud est, delle quali ben sei arrivate in uno stesso giorno; incarichi che fruttarono quasi 295 mila euro, proprio mentre l'azienda di trasporti pugliese risultava indebitata per centinaia di milioni di euro.
Il meetup Taras in Movimento chiede a gran voce che il sindaco Melucci faccia finalmente chiarezza sullo stretto rapporto, che lo vede legato ad Emiliano e alla città di Bari.
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