. E così, per risolvere in parte il problema della crisi energetica in Australia, il visionario fondatore e ceo della Tesla ha installato una gigantesca batteria al litio da 100 megawatt - la più grande al mondo - nel sud del Paese. A Jamestown, a 30 chilometri da Adelaide non lontano da Hornsdale.
L’obiettivo è quello di fornire energia a 30mila famiglie australiane nelle ore di punta, quando l’elettricità lavora a intermittenza. In pratica, la pila gigante sviluppata da Tesla e dalla francese Neoen sarà alimentata con l'elettricità prodotta dal parco eolico di Hornsdale, sviluppato e gestito da Neoen, produttore francese di energia verde e filiale di Impala, la holding di Jacques Veyrat. Il suo compito è quello di accumulare energia e rilasciarla nel momento in cui la domanda è al top. E siccome il numero uno di Tesla va pazzo per le sfide, la batteria è tre volte più potente di quelle della novantina di competitor che hanno partecipato al bando.
Un maxi-piano per le rinnovabili
Per il premier dell’Australia del Sud, Jay Weatherill, il progetto “invia un messaggio chiaro al resto del mondo: l’Australia del Sud sarà leader nelle energie rinnovabili”. Oggi nel Paese il 63% dell'elettricità proviene dal carbone e la fornitura elettrica è una vera e propria piaga che affligge 1,7 milioni di persone.
Alla fine dello scorso anno è bastata una tempesta a lasciare lo stato dell’Australia Meridionale senza elettricità a seguito di un danno alla rete. Il governo dello Stato meridionale, che si è posto l'obiettivo di arrivare entro il 2020 a produrre il 33% dell'energia dalle fonti rinnovabili, ha reagito ai rischi di penuria annunciando un piano di 500 milioni di dollari australiani (33 milioni di euro) che prevede, fra l'altro, la batteria gigante. (Sonia Montrella Agi)
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