Il papa ha pianto con i rohingya:
Papa Francesco spiega ai giornalisti, nell’aereo di ritorno dal Myanmar, perché evitò di pronunciare il nome del popolo perseguitato da coloro che hanno ancora il potere (complice la premier nobel per la pace), cioè per non venir censurato dai media, e di aver potuto poi approfondire puntualmente il problema nei contatti privati. Ha detto di aver pianto assieme agli islamici perseguitati. Ha ribadito che l’arsenale atomico è utile solo per decimarci o annientarci del tutto. Ovvio. Almeno uno a dirlo.
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