ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 04 Dicembre 2017 17:37

Grottaglie (Taranto) - Il Partito democratico interviene sul dimensionamento scolastico

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Riceviamo e pubblichiamoi- Il Partito Democratico di Grottaglie è intenzionato a fare chiarezza sulla questione del dimensionamento scolastico degli Istituti Comprensivi della città.

L'Amministrazione, per costringere il I Circolo Didattico (istituto comprensivo D’Amicis) a ridimensionare il numero di corsi di scuola media, rievoca la delibera n. 14 del 2012 e quella n. 554 del 2014, distorcendone i contenuti.

Chiariamo subito che le delibere sopra citate, facilmente reperibile sull’Albo Pretorio on line del sito del Comune di Grottaglie, per garantire un’offerta formativa più variegata e una distribuzione più equilibrata degli istituti scolastici su tutto il territorio comunale, si limitavano a stabilire che, presso i locali della ex scuola media annessa, andava istituita una scuola media di appartenenza del I Circolo Didattico. E’ evidente che, forzandone l’interpretazione, poiché le aule sono sei, si è voluto far credere che al I Circolo fosse stata assegnata una media di soli due corsi. In realtà entrambe le delibere non pongono alcun limite al numero dei corsi, e non avrebbe nemmeno potuto porne se non violando il principio dell’autonomia scolastica e della libertà di scelta delle famiglie di scegliere la scuola più adeguata alle proprie esigenze.

Quando il sindaco e l’assessore Dubla dicono di rimanere nel solco delle delibere 14/2012 e 554/14, interpretano tali delibere a loro piacimento, secondo gli interessi della propria maggioranza e senza tenere in considerazione quelli dell’intera comunità.

Siamo convinti che, com’è accaduto negli anni scorsi, quando il confronto con le parti era reale e non di facciata come ora, il dialogo con le famiglie, con i dirigenti scolastici e con le sigle sindacali, sia l’unico modo possibile per trovare facilmente una mediazione tra la necessità di razionalizzare la distribuzione degli edifici sul territorio e l’autonomia scolastica. Chiediamo a questa maggioranza di praticare le tanto proclamate trasparenza e partecipazione che le hanno permesso di vincere le elezioni, e di abbandonare il metodo impositivo che sta diventando il modus operandi per risolvere i problemi della città.

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