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Martedì, 12 Dicembre 2017 06:09

Fallito attentato suicida a New York. «L'ho fatto per vendicare Gaza»

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Fermato un ventisettenne originario del Bangladesh. Aveva addosso un ordigno artigianale ma l'esplosione ha ferito solo lui

 L'attentatore che stamane ha tentato di far detonare un ordigno che indossava mentre si trovava nella metropolitana sotto il capolinea dei bus alla Port Authority di New York, è un ex tassista in cerca di vendetta. Il 27enne Akayed Ullah, originario del Bangladesh ma da sette anni negli Stati Uniti, arrestato e ricoverato, avrebbe detto agli investigatori di aver cercato di fare una strage per vendicare gli attacchi di Israele a Gaza e di aver giurato fedeltà all'Isis.

L'attentatore aveva utilizzato del velcro e delle zip per fissare l'ordigno alla vita. Nell'esplosione il 27enne è rimasto ferito, con bruciature e lacerazioni alle mani e all'addome, mentre altre 3 persone che erano nelle vicinanze hanno accusato disturbi minori. 

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La potente esplosione è avvenuta nel terminal degli autobus della Port Authority, vicino a Times Square a Manhattan, tra la 42esima strada e l'Ottava Avenue.La stampa ha riferito di scene di calca tra i pendolari. Sono state evacuate tre linee della metropolitana.

Tre persone sono rimaste leggermente ferite dopo che la deflagrazione ha creato il panico e scatenato una calca tra i pendolari. Il bus terminal della Port Authority è il più grande di New York, uno dei più grandi del Paese; e vi passano tra le 230 mila persone in un giorno feriale. 

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Bill Bratton, ex commissario di polizia, intervistato dalla Msnbc, ha riferito, citando fonti del Nypd, che il giovane avrebbe provocato l'esplosione in nome dell'Isis, un'informazione ancora non confermata. Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha parlato di un "tentativo di attacco terroristico".

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L'uomo indossava un giubbotto esplosivo ed è stato trasferito all'ospedale Bellevue. La bomba è deflagrata prematuramente nel passaggio pedonale che conduce ai treni intorno alle 7.40 di mattina, ora locale, riferisce il New York Post, che mostra una foto del giovane a terra ferito e ammanettato. Interrogato brevemente dagli investigatori, il sospetto ha dichiarato di aver costruito l'ordigno artigianale nella sede dell'azienda elettrica dove lavora.

La Casa Bianca: "Proteggere le frontiere"

Per la Casa Bianca è necessario "sconfiggere l'ideologia malvagia dietro all'Isis e agli attacchi come quello di oggi" e proteggere le frontiere americane, ha rimarcato oggi la portavoce Sarah Huckabee Sanders durante il briefing con la stampa. La Sanders ha inoltre sottolineato che per fare questo vi è la "necessità per il Congresso di lavorare con il presidente sulle riforme sull'immigrazione che migliorino la nostra sicurezza pubblica e la sicurezza delle frontiere", e che gli Stati Uniti hanno bisogno di politiche che garantiscano che le persone "non vengano a fare del male" agli americani: "Dobbiamo passare a un sistema di immigrazione basato sul merito", ha avvertito.
La portavoce ha anche elogiato la polizia, citando l'ufficiale dell'amministrazione portuale, Jack Collins, che "ha arrestato il terrorista insieme ad altri ufficiali".

Trump: "Urge una stretta sull'immigrazione"

Il presidente Donald Trump ha reclamato una stretta "urgente" sull'immigrazione da parte del Congresso dopo l'ultimo attentato nel cuore di New York. "In primo luogo e come cosa più importante, come ho detto dal primo giorno in cui ho annunciato la mia candidatura alla presidenza, l'America deve 'aggiustare' il suo permissivo sistema dell'immigrazione che consente a troppe persone pericolose e non controllate in modo adeguato di entrare nel nostro Paese", ha dichiarato Trump in una nota. Il presidente ha dunque sottolineato come l'attentatore, originario del Bangladesh, Akayed Ullah, sia riuscito ad entrare negli Stati Uniti grazie ai legami di parentela che consentono a familiari di sponsorizzare l'immigrazione in Usa. (agi)

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