ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 18 Dicembre 2017 20:10

Di Maio «Sotto al 40% al governo con chi ci sta»

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Il cambiamento di linea del M5S, rispetto alle alleanze, riapre i giochi sulla governabilità.

Il Rosatellum non perdona. Se non si è in coalizione è difficile avere persino l’incarico di formare il governo. Siamo, ovviamente, alle percentuali che finora hanno girato nei media, dalle quali emerge che solo il centro-destra unito è vicino al 40%. Il buon M5S che va da solo non supera il 30& e il partito democratico inchiodato al 24. Però solo da questa parte ancora non è chiaro quale fronte si prepara, e quello che muove il presidente Grasso, la nuova aggregazione dei gruppuscoli con i Verdi, quelli che Veltroni chiamava cespugli, che arriva nel centro-sinistra, cosa accadrà ancora nella sinistra ancora più radicale

"Se alle elezioni dovessimo ottenere il 40%, potremmo governare da soli. Se non dovessimo farcela, la sera delle elezioni faremo un appello pubblico alle altre forze politiche che sono entrate in Parlamento presentando il nostro programma e la nostra squadra. E governeremo con chi ci sta". Lo ha detto il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital.

L'ipotesi di un Gentiloni bis - ha sottolineato -, anche solo per consentire una campagna elettorale, "è uno schema che mi terrorizza. So perché Berlusconi dice che deve restare Gentiloni: perché loro si sentono tutti garantiti, soprattutto in questo momento di scandalo sulle banche".

"A Capo della commissione banche ci hanno messo Casini e Brunetta - ha proseguito Di Maio - due uomini sostanzialmente vicini a Berlusconi e al centrosinistra. Finché gli italiani decideranno di votare per loro ci ritroveremo sempre questo mondo unico di vecchi partiti che prova a proteggersi. Meno voti prenderemo più ci sarà instabilità e si tornerà a votare, più voti prenderemo noi più ci sarà la possibilità di fare un governo".

Anche in caso di legislatura brevissima, "la regola dei due mandati - ha poi chiarito - non è in discussione, è uno dei nostri asset fondamentali".

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