I modelli elettorali proporzionali, da soli, coartano la volontà degli elettori e perfino quelle dei dirigenti politici, giustificando un governo ad ogni costo, alla fine mettono assieme in una sola maggioranza i partiti che elettoralmente si sono rivolti come alternativi. Alla fine camminano sul crinale di una catastrofe politica (già sperimentata dall'Italia) perché all'opposizione restano soltanto i partiti anti-sistema. In questa situazione, l'alternativa sarà possibile solo votando questi partiti che, senza il fattore K introdotto dagli occidentali ai comunisti (e di cui Moro ha fatto le spese), possono andare al potere e distruggere quanto l'Europa ha faticosamente costruito.
Per non mandare al potere questi partiti si è costretti a tenere al potere sempre lo stesso schieramento e sempre con le stesse persone.
Il Parlamento Italiano ha scelto questa strada, con una colpa in più: che questa scelta è stata compiuta coscientemente per bloccare la formazione del Governo indipendentemente dalla volontà degli elettori. E non sfuggiremo ai devastanti esiti della democrazia proporzionale.
E' una restaurazione drammatica e una responsabilità più ampia di qualsiasi altra scelta e che coarterà le decisioni e le volontà, oltre che degli elettori, degli stessi che l'hanno voluta, come in Germania. Una restaurazione scellerata che minaccia, più di tutto, la nostra democrazia. Se saranno rafforzati i partiti estremi anti-sistema, nessuno esclude che una insoddisfazione qualsiasi non li mandi direttamente al governo, perché nel nuovo mondo il fattore k - che ha ostruito l'accesso al potere del PCI - non c'è più.
La Germania è il nostro voluto e dichiarato specchio.
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