Il barbaro che scrive si piega alla cortesia del lettore per stare insieme.
Cortesemente osservo il punto di vista del massimo medievalista Jacques le Goff, venuto meno novantenne nel 2014 dopo aver pubblicato Il tempo continuo della storia, con Laterza in Italia, per cominciare a ‘scavar nelle parole’.
Uno dei problemi essenziali dell’umanità, apparso con la sua stessa nascita, è stato quello di padroneggiare il tempo terreno.
Ecco, posso sfogare i miei istinti contro il tempo per appiattirlo. Il tempo non esiste.
Andiamo come in incantamento.
Sarò
Cortese –[provenz. cortes ‘della corte’ * a.v. 1250] 1 (stor.) che possiede le qualità di raffinatezza, moralità, cultura, eleganza di comportamento e sim. che nella cultura medievale e rinascimentale erano considerate tipiche della vita di corte.
In particolare
Cortes /’kortes, sp. ‘kortes/ [vc. sp. ‘corti’ *1905] s.f.pl. * denominazione del parlamento spagnolo.
Immagino lo stupore del lettore abituato ad osservare la barbarie del parlamento italiano, dove la cortesia è rarissima; sarà tentato di smettere di leggere davanti ad uno di quelli. No, io non sono un politico perché gli elettori non mi hanno votato mai. Come il Machiavelli ho passione di ragionar di politica, standone fuori, però…
Se Giorgia Meloni diventasse premier, come prospetta il Guardian, una risata dell’universo seppellirà l’Italia a primavera e l’eco tarderà a spegnersi.
Cortesia è politesse in francese, buona educazione. Politicien è il politicante. Prometto che sarò politologo occupandomi del potere della lingua nel lunghissimo periodo.
Chiedo cortesemente di essere paziente: questa è solo la premessa di quanto dirò.
*
Lo spagnolo corti è zum. kur.ti, ‘vitati (del) kur’. Kur è zumero:
kur
n., mountain; highland; (foreign) land or country; the netherworld; the east; short side; of rectangular field inscribed on round tablet (ki, ‘place’, + ur3, ‘roof, mountain pass’/ur2, ‘root, base’; cf., Orel & Stolbova #1504, *kur- “mountain”, #1552, *kar- ‘mountain’ [KUR archaic frequency].
v., to reach, attain; to kindle; to rise (sun).
kurum6, kur6
a basket of food-rations; share(s). (Akkadian loan from kurummatu(m), especially if followed by ra(2), read as shuku).
kurum7 gurum2, kuru7, kur7 [IGI.ERIM or older IGI.NIG2/GAR]
n., lookust, spy; review, inspection, exsamination, supervision; delivery (ki, ‘place’, + uru3 (-m), to watch to guard’).
v., to watch; to chech, take stock; to review; to allocate, entrust; to place in crucible or dyeing vat.
ti
side, edge; rib; chest, torso; arrow (cf., te, gisti, di3, dih, and til3 [ vita nds] [TI archaic frequency].
Kur.ti = ‘vita (di) osservazione (aldiqua) del
Kur = cor lat. = cuore it..
Lo sp. cortes è zum. kur.tes. tesh =
tesh2 [UR]
n., sexuality, sex; vigor; shame, modesty; dignity, honor; all kinds, all sorts, all of; each of them (te , ‘to approach’, + as2, ‘to desire’; cf., aste).
v., to feel ashamed; to bring toghether.
Adj., homogeneous; insulting, shameful.
Adv., toghether (often with suffix –bi- ba or e).
tesh2 [UR]- bi (-a)
altoghether; in harmony; in the same manner; in equal shares; brought into accord (cf., ni2-bi(-a)) (‘toghether’ + adverbial force suffix; Akk., mitharis).
tesh2 (-bi)…gu7
to devour everything; to consume (cf., ur-bi-gu7, ‘jackal’ (‘toghether’ + ‘to eat’, mangiar insieme).
tesh2…i-i
to pray (‘toghether’ + ‘to rise’; cf., me-tesh2…i-i).
tesh2 (-a)…sig10/si3(-ke; ga)
to make agree; to provide in equal amounts (‘toghether’ (+ locative) + ‘to supply’, serve, provide’).
tesh2…(nu-) tuku
to have (no) shame; shameless (‘shame, modesty’ + (not) ‘to have’).
tesh2-tash2-a
multiplied toghether (in math. texts).
teshlug
small young animal, fledgling.
Cortesemente:
Carlo, lu.kar, soggrtto.forza
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