Di fatto la legge rappresenta un vero e proprio imbroglio in quanto mostrerà sulla scheda elettorale dei cavalli in corsa con nomi bene in vista sopra ogni raggruppamento di partiti o di un solo partito. L'elettore o vota il nome o vota il simbolo di un partito, dà sempre il voto al candidato maggioritario. Peraltro imposto, ma almeno questo voto rappresenta una scelta - l'unica - che l'elettore farà tra gli altri in corsa sapendo che viene eletto chi prende anche un solo voto più.
Dov'è l'inganno? Che questo voto elegge solo il 30% dei parlamentari. Il restante 70% viene eletto da quei nominativi che sono scritti in piccolo accanto ai simboli dei partiti che appoggiano il candidato maggioritario e che l'elettore non vota direttamente. Voi non sapete nulla di questo voto. Non sapete che il voto sul maggioritario mette in moto un valore forse più del doppio di uno (il vostro voto) che viene ripartito in percentuale e secondo calcoli complicatissimi fra i partiti che appoggiano il candidato uninominale. L'elettore può solo semplificare il conto sul proporzionale mettendo una croce sul simbolo del partito (con ciò indicando che il suo voto andrà ripartito solo a candidati di quel partito e non suddiviso fra gli altri della coalizione). Ad esempio nel centro destra posso indicare Forza Italia nel proporzionale e cosi mio voto non andrà alla Lega, cosi nel centro sinistra appoggio la lista Insieme, oppure Liberi e Uguali e il mio voto non andrà al PD. Nel caso di un singolo partito sotto, come nel M5S è praticamente nullo questo ragionamento, in quanto o mettete la croce solo sul nome o sul nome e sul simbolo accade sempre la stessa cosa. Questo è davvero l'espropriazione del ruolo degli elettori. Eleggere 700 parlamentari senza sapere chi sono, riporta i nominati sugli scranni. Io leggo sugli sguardi della gente lo sconforto. Un pizzicagnolo mi dice che attendeva da tempo queste elezioni, come un fatto importante: " poi vedo che si nominano le stesse persone di prima, qual'è il cambiamento?"
Già qual'è? Ci sforziamo anche noi, ma non riusciamo a vederlo. Di più questa legge non garantirà, nella situazione tripolare del Paese, un governo che non sia di grande coalizione (quell'inciucio che non vuole il centro destra, almeno nelle dichiarazioni di questi giorni). E' cominciata la penultima settimana di campagna elettorale, fra 14 giorni si vota. Con questa incertezza di fondo.
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