“Un ulteriore passo in più per i Coordinatori di Ricerca Clinica, figure professionali essenziali per la conduzione degli studi clinici e, quindi, per la ricerca, che da decenni operano nel mondo e da molti anni anche in Italia, senza tuttavia un chiaro inquadramento normativo. Dopo l’apposita proposta di legge, assorbita poi dal decreto Lorenzin, che ne ha definito la figura, ora dobbiamo fare un ulteriore passo in più, stabilendone i requisiti specifici, all’interno di appositi Decreti Attuativi, affinché ora possa essere riconosciuta ufficialmente e giuridicamente”. È il commento del senatore Dario Stefàno a margine di un incontro con un gruppo di coordinatori di ricerca salentini, che operano nel settore della oncoematologia, i quali hanno evidenziato le difficoltà di operare in assenza di un quadro normativo specifico.
“È uno degli impegni che mi sento di assumere per il futuro prossimo – ha concluso Stefàno- per costruire le migliori condizioni possibili di lavoro per queste figure altamente specializzate, i cui studi consentono di curare i malati oncologici con terapie innovative, la cosiddetta medicina personalizzata, capace di aggredire con precisione i tumori. Un ulteriore passo per consentire al nostro Paese di colmare il divario con gli altri Paesi europei nell’ambito della ricerca clinica”
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