ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 08 Marzo 2018 00:00

"Mai con i 5 Stelle", popolo Pd non ci sta

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"Mai con i 5 stelle". Non solo i vertici. Anche la base del Partito Democratico chiude a una possibile alleanza con il M5S. E il malcontento dei militanti corre sui social all'indomani del lancio da parte del segretario dimissionario Renzi dell'hashtag #SenzaDiMe. Sono ormai centinaia i tweet che urlano "no all'inciucio" con chi, più di altri, è visto come "altro", qualcosa di "lontanissimo da noi", niente di più distante "dal popolo democratico che non ha niente in comune con la violenza grillina".

Un fiume di dissenso, insomma, per uno scenario che potrebbe diventare realtà se, nel partito, dopo l'uscita di scena definitiva di Renzi la nuova maggioranza interna dovesse esprimersi a favore di un qualche appoggio istituzionale a Di Maio. Un'ipotesi impensabile e inaccettabile per i militanti democratici, che hanno deciso di ribellarsi prima che i giochi siano fatti, ricordando alle 'teste' del Pd che anni di insulti, accuse, chiusure e 'vaffa' non possono essere né dimenticati né digeriti. Nemmeno in nome della ragione di Stato.

"Se gli italiani ci hanno voluto all'opposizione, saremo opposizione. Ma il movimento, no, non è la mia storia", sbotta Marco, che in un altro tweet spiega commosso come "dopo 25 anni di militanza sinistra mai mi sarei aspettato di dover chiedere al partito di fermarsi". La diversità è invece la ragione di Angela, che ammonisce di "rimanere distinti nei toni, nella politica e soprattutto nelle idee MAI coi #CinqueStelle". Anche perché, spiega Antonio senza girarci intorno, "sarebbe la fine del Partito". A fargli eco, il tweet di un omonimo, che invita i compagni a riempire "le sezioni, le assemblee, i comitati e le sedi di partito per far sentire forte la nostra voce". "La linea politica - dice - la decidiamo noi elettori".

"Nasco democratica, non morirò grillina. Mai", afferma decisa Marta, seguita da Rosy, che in caso di un accordo con i Cinquestelle promette: "Strappo la tessera elettorale". Inconcepibile per tutti, soprattutto, dare una mano al partito che più ha offeso gli avversari, "senza rispetto, senza educazione", che "adesso fa finta di niente elemosinando appoggi" ma i cui militanti fino a ieri "davano delle troie alle donne Pd". E non solo i militanti, ricorda Franco, rispolverando una delle uscite più pesanti del Grillo 'prima maniera': "Chissà come la penserebbe - scrive - la povera Nobel senatrice Montalcini definita dai grillini vecchia puttana". Già, chissà.

ORLANDO: "NO DAL 90% DEL PARTITO AD ALLEANZA CON M5S" CALENDA. MAI CON M5S
Tra i primi un netto no ad accordi con Di Maio è arrivato proprio da Orlando, che si è spinto anche oltre, contabilizzando la scelta dei vertici del partito: "Il 90% del gruppo dirigente del Pd è contrario ad un'alleanza con il M5s".

"Un'alleanza con M5s? No, non siamo compatibili né con loro né col centrodestra. Stiamo discutendo dell'ipotesi di alleanza con Di Maio perchè è stata la prima introdotta nella discussione interna al partito ma abbiamo la stessa distanza con i grillini e con il centrodestra", così il leader della minoranza dem.

Il neo iscritto il ministro Carlo Calenda  scrive su twitter: Se il PD si allea con il M5S il mio sarà il tesseramento più breve della storia dei partiti politici.

 

 

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