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Sabato, 10 Marzo 2018 15:57

Taranto - Liviano interviene sullo scontro Melucci ed Emiliano

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“Temevo fortemente che la mancata coesione tra le persone migliori di questa comunità, avrebbe lasciato praterie aperte ai populismi di ogni tipo, e peggio ancora, strade infinite a quella politica professionista che ad ogni elezione si accasa facendo i calcoli sulle proprie personali possibilità di successo, senza nessuna forma di attenzione per i valori, per i progetti, per il futuro della nostra città.

Lo temevo e ho la sensazione di non essermi sbagliato. Così sta accadendo, così accadrà”.

Poche parole ma che vanno diritte al nocciolo della questione e che fotografano quanto avvenuto dopo l’esito delle elezioni Politiche. Una fotografia che il consigliere regionale Gianni Liviano aveva mentalmente già scattato in tempi non sospetti. Ma questo, precisa subito il consigliere regionale tarantino, non vuol essere “un facile moralismo" che potrebbe scaturire anche “dalla recente contrapposizione tra il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, fino all’altro ieri saldamente alleati”.

Assolutamente no perché, sottolinea con forza Gianni Liviano, che pure al presidente Emiliano in più di un’occasione, e sempre in tempi non sospetti, non gliele ha mandate a dire, “il momento particolare in cui si dibatte la realtà tarantina è tale da richiedere un forte richiamo alla realtà dei fatti. E gli scenari configuratisi con le recenti elezioni non inducono all’ottimismo.

Del resto - aggiunge Liviano - l’affermazione netta del Movimento 5 Stelle è l’indicatore di una comunità, fino all’altro ieri pronta alla lamentazione permanente e dove la politica, vergognandosi di se stessa era arrivata a rinunciare ai propri simboli, che adesso chiede risposte concrete.

Ragion per cui - prosegue il consigliere regionale - più che alle divisioni e alle contrapposizioni personali dobbiamo puntare a rendere concreti i progetti in fase di realizzazione. Per questo chiedo al sindaco Melucci e al presidente Emiliano di abbandonare la strada della contrapposizione sicuramente esasperata dal flop elettorale del Partito democratico”,

Insomma, per Liviano è indispensabile “che si torni a giocare di squadra perché il lavoro di squadra paga sempre, soprattutto quando al centro dell’attenzione ci sono lo sviluppo e il benessere di una comunità. E allora le sfumature alla base di ideologie e modi diversi di pensare si diluiscono all’interno di una trama più omogenea. L’approvazione della legge regionale speciale per Taranto forse non è la dimostrazione lampante che l’unità di intenti alla fine paga? Ecco perché, adesso, lasciarsi andare a contrapposizioni personali non serve alla città e non serve alla politica stessa che rimane pur sempre strumento al servizio della comunità. Dobbiamo renderci conto che ci sono i presupposti per diversificare l’economia ionica puntando ad uno sviluppo che sia alternativo all’Ilva. Più che mai occorre cercare di essere costruttori di economia, di ragionare di metodi e di impegni per il nostro territorio. Ripartendo dal tavolo Cis, ripartendo dalla stessa legge Taranto dando seguito, tutti nessuno escluso, al tavolo tecnico che dovrà disegnare il piano strategico Taranto futuro prossimo. Questa fase deve diventare ancora di più quella della responsabilità, dell'unità tra le persone appassionate di bene comune. Dobbiamo tutti quanti continuare a credere nella politica non come luogo di incontro di pessimismi diffusi, non come offesa permanente al pensiero altrui ma come strumento di crescita e di condivisione di persone che abbiano lo stesso sentire valoriale e culturale. Per questo - conclude Liviano -, per amore della città chiedo al sindaco Melucci e al presidente Emiliano di abbassare i toni del confronto e trovare un agire politico basato su coesione istituzionale e condivisione per il bene della città di Taranto che, per l'ennesima volta, potrebbe pagare il conto se non si troverà comunione di intenti”.

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